Dopo quattro mesi, i lavoratori della Sotacarbo, controllata al 50% dalla Regione e al 50% da Enea, non sanno ancora il nome del nuovo presidente del Cda e per questa ragione tutte le attività dell’azienda di ricerca sono in stallo. A causa di questa incertezza e del fatto che la delibera con la nomina del nuovo presidente non è ancora disponibile sul sito della Regione, sindacati e lavoratori sono scesi a Cagliari per protestare davanti a Villa Devoto.
“Ai primi dicembre c’è stato un incontro con l’assessore Fasolino che si era impegnato per la nomina del presidente ma attualmente non c’è un rappresentante legale che possa firmare gli atti non solo per il pagamento degli stipendi ma anche per i bandi di ricerca europei – spiega all’ANSA pierluigi Loi della Uiltec – a causa di questa indeterminatezza politica tutto è fermo. Basti pensare che in questi giorni bisogna presentare dei progetti di ricerca per un bando Ue da10 mln ma nessuno si prende la responsabilità di mandarlo avanti”. Tra i progetti di punta della Sotacarbo quello sulla cattura dell’anidirde carbonica nel sottosuolo, ma anche quelli sulle materie plastiche e il riciclo di rifiuti industriali”.
I sindacati sollecitano la Giunta regionale per ottenere un incontro chiarificatore già oggi.
Sindacati: “Impegni disattesi pronte nuove proteste”
“Ancora una volta, e con estremo rammarico, prendiamo atto del comportamento irresponsabile della Regione davanti al problema che riguarda il futuro del centro ricerche Sotacarbo. Dopo gli impegni assunti e non rispettati dall’assessore Fasolino ci aspettavamo oggi un sussulto d’orgoglio del Presidente Solinas, invece dalla presidenza non c’è stata alcuna convocazione per i lavoratori e sindacati riuniti in sit in davanti a Villa Devoto. E’ questo l’interesse verso i lavoratori sardi?”.
Lo diconbo i segretari di Flctem Cgil Emanuela Madeddu, Faei-Cisl Gianrico Cuboni e Uiltec Piergiorgio Loi, al termine del presidio davanti a Villa Devoto per chiedere la nomina del presidente della Sotacarbo. “L’impegno preso lo scorso 3 dicembre è stato disatteso, confermando ancora una volta il disinteresse verso un settore fondamentale e cruciale per lo sviluppo della ricerca – attaccano – Proprio in questi giorni in cui si parla di Recovery fund constatiamo la distanza di chi deve occuparsi di programmare il futuro dei cittadini. La mobilitazione che da tempo ci vede sostenere la vertenza de lavoratori Sotacarbo non si fermerà oggi ma proseguirà con un inasprimento dei toni. Chi ha ruolo di governo si assuma tutte le resposanbilità del caso”.