Arrivano ancora una volta notizie allarmanti dall’ospedale di San Gavino, presidio su cui conta l’intero territorio del Medio Campidano e che ha ultimamente saputo reggere bene anche i bisogni e le emergenze dell’oristanese nei lunghi 42 giorni di chiusura dell’ospedale “San Martino”. Uno sforzo e un impegno che ha provato operatori e pazienti.
E’ di oggi la notizia che il reparto di Medicina del nosocomio sangavinese “dovrebbe chiudere per un elevato numero di positività tra i pazienti e, di pare, un operatore. L’ospedale accoglie pazienti da Oristano che, nel mentre è diventato ospedale Covid. Questa chiusura si aggiunge ai mancati provvedimenti di chiusura tempestiva di reparti in cui si sono riscontrati positivi tra pazienti e personale”. Lo afferma Rossella Pinna, consigliere regionale del Pd, che lancia un preoccupante grido d’allarme.
“Da mesi segnaliamo e assistiamo ad un progressivo e ingiustificato depotenziamento degli altri reparti, sono stati spostati o sospesi servizi – spiega la Pinna -, il tutto per una riorganizzazione di cui non si vede né ratio né progetto e, se c’è, è quantomeno abbastanza discutibile a leggere le denunce dei pazienti e dei media sui disservizi e le criticità quotidiani. Ritengo necessario – prosegue la consigliera dem – che la dirigenza del presidio e alla Assl, fornisca tutte le informazioni e rassicurazioni in merito sia all’emergenza Covid che alla situazione di un ospedale che deve essere ricostruito e riorganizzato e che, invece pare quasi in dismissione. Serve – continua la Pinna – che tutti i cittadini siano informati e che rappresentanti delle associazioni, dei comitati, le organizzazioni siundacali e gli amministratori alzino la guardia in uno sforzo coordinato a tutela del diritto alla salute e a difesa del presidio sanitario territoriale. La convocazione urgente della conferenza sanitaria non è più differibile. Io sarò al fianco dei sindaci e dei cittadini, come sempre, al servizio della nostra comunità”, conclude la Pinna.