Nove anni di reclusione per tentato omicidio plurimo. La giudice del Tribunale di Cagliari, Manuela Anzani, ha condannato il giovane che aveva sparato colpi di pistola ad altezza d’uomo contro un bar a Quartucciu il 23 gennaio scorso. Alessandro Straface, 23 anni, cagliaritano, subito arrestato per droga e tentato omicidio e richiuso in carcere a Uta, oggi è stato condannato in abbreviato per tutti i capi di imputazione contestati dalla pm Diana Lecca.
Il giovane – difeso dagli avvocati Riccardo Floris e Antonella Saba – aveva sparato una serie di colpi di pistola contro il bar dove lavorava la fidanzata, licenziata prima della sparatoria in accordo con la proprietà. Solo un miracolo aveva evitato che quegli spari (nove) colpissero e uccidessero qualcuno. All’interno del bar in quel momento c’erano 5 persone, una delle quali era rimasta ferita dall’esplosione dei vetri.
Gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari erano arrivati a Straface grazie ad alcuni dettagli dell’auto, usata per l’attentato, e ripresa dalle videocamere di sorveglianza. Una Mercedes che gli investigatori hanno riconosciuto indirizzandoli verso il 23enne. A Sestu, in zona Cortexandra, dove il giovane conviveva con la fidanzata, la Polizia aveva trovato l’auto e fatto scattare la perquisizione nella sua casa. Lì gli agenti avevano trovato la pistola Beretta usata per sparare contro il bar di Quartucciu e numerose munizioni, oltre a della cocaina e soldi in contanti.