Nel corso dell’indagine “Acustica”, i carabinieri del NAS di Cagliari, insieme ai colleghi del Comando Provinciale di Cagliari, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone, residenti in città, appartenenti allo stesso nucleo familiare e indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni di anziani e del Servizio Sanitario Nazionale, abuso d’ufficio e falso ideologico.

L’indagine, avviata dai NAS, ha permesso di accertare che il principale indagato – un medico otorinolaringoiatra 70enne di origine nuorese, convenzionato con l’Ats Sardegna e in servizio  in alcuni Poliambulatori del cagliaritano e dell’oristanese – dopo aver falsamente attestato e prescritto ai propri pazienti l’acquisto di protesi acustiche, li indirizzava per il relativo acquisto verso l’azienda gestita dalla moglie 63enne e dal figlio 33enne (rispettivamente nati in provincia di Nuoro e Cagliari).
Nel corso delle indagini, gli investigatori del Nucleo Antisofisticazioni di Cagliari hanno appurato che gli indagati  ottenevano anche l’indebito rimborso da parte del Sistema Sanitario Nazionale, previa esibizione di false attestazioni rilasciate da soggetti privi dei titoli abilitativi e in assenza dell’autorizzazione regionale alla fornitura di protesi acustiche.

Nell’ambito dell’operazione – coordinata dal pm Nicola Giua Marassi – i militari hanno sequestrato beni mobili e immobili per un totale di 400.000 euro, pari agli indebiti emolumenti percepiti dagli indagati nel corso dell’attività illecita e al sequestro preventivo della sede operativa dell’impresa e di tutte le relative apparecchiature tecniche presenti. Le articolate e prolungate indagini hanno consentito di confermare il sistema illecito con cui i tre, in maniera costante dagli inizi del 2017 fino al novembre 2019, raggiravano i propri pazienti allo scopo di far conseguire un ingiusto profitto alla citata azienda, riconducibile di fatto a tutti i membri del sodalizio criminoso.