“Subito un commissario super partes per l’emergenza idrogeologica a Olbia”. Lo chiede il coordinatore del Comitato Salva Olbia, Flavio Lai, al presidente della Regione, Christian Solinas. Dopo il disastro di Bitti di una settimana fa, il comitato ripropone i problemi emersi con l’alluvione del 2013, che ha colpito particolarmente Olbia, ricordando che quel disastro “era dovuto alle condizioni oggettive in cui il temporale ha trovato la città e le sue opere per lo smaltimento”.
Lai critica “l’ipotesi caldeggiata dall’amministrazione comunale, con 12 chilometri di gallerie e vasche di laminazione dentro l’abitato per 15 ettari, con costi alti e problematiche evidenti”. Il presidente del Comitato dei cittadini ritiene che quanto accaduto sabato scorso restituisca attualità ai “tanti errori commessi e ai pericoli che a Olbia si replichi quanto accaduto a Livorno o Cereta Mantovana, dove le vasche di laminazione si sono confermate pericolose”. Il rappresentante di Salva Olbia ricorda che “a meno di tre mesi dal passaggio di Cleopatra, nel 2013, alcuni tecnici locali avevano proposto alle autorità competenti di scongiurare nuove alluvioni attraverso un’ipotesi progettuale che prevedeva uno scolmatore a cielo aperto, esterno all’abitato, senza vasche di laminazione, senza lunghi tratti in gallerie e senza tombamenti”.
Per il comitato “quest’ultima soluzione è la più efficace, economica, immediata e adatta a risolvere tanti problemi”. Alla luce di tali riflessioni, “il Comitato Salva Olbia chiede al presidente della Regione e al commissario dell’emergenza idrogeologica in Sardegna la nomina di un Commissario super partes – chiude Flavio Lai – unitamente al pronunciamento unanime del consiglio comunale”.