Avevano incassato circa 200mila euro di indennizzi Nato, i ristori ai pescatori delle marinerie danneggiate dal fermo pesca a causa delle esercitazioni militari nel poligono di Capo Teulada, facendo figurare l’attività di pesca con barche dismesse e “finti” operatori. Il presidente di una cooperativa di Teulada e cinque “soci” sono stati denunciati dai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco durante l’operazione “Big Family”.
Devono rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso. Secondo quanto hanno scoperto dalle Fiamme Gialle il tutto si reggeva su un “sistema di tipo piramidale, prevalentemente composto e coordinato da una famiglia e dai relativi parenti, sotto forma di Cooperativa”.
Oltre alla documentazione ritenuta non idonea per la dimostrazione del rapporto di lavoro, dall’indagine è emerso anche alcuni dei pescatori imbarcati non si conoscevano tra loro e che molte imbarcazioni risultavano in pessime condizioni e abbandonate nei terreni.
“Grazie alla professionalità e alla tenacia dei militari della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco – sottolinea il Col. Alessandro Bucci, comandante del Roan di Cagliari – è stato finalmente posto fine ad un lungo sodalizio che non solo ha consentito di smascherare l’attività illecita di una cooperativa, ma ha permesso di trovare la chiave di lettura determinante per bloccare il modus operandi criminoso, a tutela delle cooperative e dei tanti pescatori onesti presenti nel Sud Sardegna”.