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“Mattoni e pandemia”. È l’incipit della denuncia che Valter Piscedda, consigliere regionale del Partito democratico, scrive in relazione all’approvazione del Piano casa in Consiglio.

“Oggi la Commissione Urbanistica ha licenziato il testo del nuovo piano casa di matrice sardo leghista. Mentre i dati epidemiologici in Sardegna peggiorano, mentre continuiamo ad assistere allo stato di estrema sofferenza del nostro sistema sanitario, mentre continuano ad essere rimandate tutte le prestazioni non covid, la maggioranza ci costringe ad occuparci di mattoni”, scrive sui social Piscedda. “‘Ma il mondo deve andare avanti‘, rispondono loro. Ed è vero, ma deve andare nella direzione giusta, non alla deriva, diciamo noi del PD”.

Come spiega il democratico, “questo testo di legge è la summa di tutte le cose che in urbanistica non si si sono mai potute fare.
Ma non per dimenticanza o per carenze delle leggi vigenti: no, non si potevano fare perché era giusto che non si potessero fare, a tutela dell’ambiente e del nostro prezioso territorio. Da ora in poi basterà avere un ettaro in zona agricola per potersi costruire una civile abitazione, anche se non si è agricoltori. Pazienza se poi i Comuni saranno costretti a portare a chi ci vivrà i servizi minimi indispensabili, quali gli scuolabus, ed i sottoservizi, quali acqua, fogne, luce etc”. Inoltre, “con questo testo di legge si potranno avere premi volumetrici a più non posso, anche nella fascia dei 300 metri dal mare, anche per le civili abitazioni e non solo per gli alberghi”.

Ora, “il testo andrà sottoposto ai portatori di interesse, per un loro parere, e poi andrà in Aula, per la sua approvazione entro il 31 dicembre. Io farò ovviamente la mia battaglia, insieme ai colleghi dell’opposizione, in nome e per conto del PD, che rappresento in Commissione. I numeri però non sono dalla nostra parte, perché i sardo leghisti hanno una maggioranza schiacciante”, conclude la nota di Piscedda.