Intorno alle 17:30 il presidente della Regione, Christian Solinas, ha indetto un vertice di maggioranza circa la riforma sanitaria appena impugnata dal Governo. L’incontro avverrà con i segretari dei partiti.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Solinas, il percorso avviato sarà comunque portato avanti in attesa del confronto con Roma di fronte alla Corte Costituzionale. È molto probabile che anche oggi ribadirà come i rilievi non mettano in discussione il nuovo assetto, quindi la divisione in Ares e nelle otto vecchie Asl con personalità giuridica resterebbe valida. Il nodo centrale della bocciatura si riferiva proprio agli aspetti legati alla nomina dei vertici della sanità regionali. In particolare, il Governo centrale contesta la previsione di un elenco regionale dei manager perché entra in conflitto con l’elenco nazionale da cui le aziende sanitarie dovrebbero attingere per la designazione di direttori generali e commissari. Inevitabilmente i protagonisti del vertice si confronteranno anche sui commissari straordinari delle otto Asl che devono essere ancora nominati. Sinora si è provveduto solo a indicare Massimo Temussi alla guida di Ats-Ares.

Il vertice di questo pomeriggio è anche il primo successivo ai ballottaggi dell’8 e 9 novembre dai quali il centrodestra è uscito sconfitto: è quindi probabile una analisi del voto. E’ poi prevedibile che la coalizione discuterà delle criticità che la Regione ha dovuto affrontare sul fronte pandemia, con riferimento soprattutto all’esposizione mediatica per il caso delle discoteche aperte ad agosto che ha portato alla mozione di sfiducia contro Solinas bocciata dal Consiglio regionale.