Non è servito l’appello al senso di comunità, alla necessità di un impegno comune per sconfiggere insieme il diffondersi del coronavirus. Sabato e domenica la Polizia locale ha sanzionato per la quinta e sesta volta un supermercato dentro un centro commerciale perché non rispettava le norme anti-Covid19.
Si tratta della stessa attività già sanzionata nei due precedenti fine settimana, da quando è entrato in vigore l’ultimo Dpcm. È l’unica catena che in città non rispetta le regole, a differenza delle altre che per senso di responsabilità (più che per la sanzione pecuniaria) si sono immediatamente adeguate. È andata molto meglio invece sul fronte delle sanzioni ai privati cittadini. Se lo scorso fine settimana la Polizia locale aveva multato quasi 90 persone, tra venerdì e sabato le sanzioni sono state venti.
Ancora una volta l’età media è stata molto bassa, con diversi minorenni. Quindici sanzioni da 400 euro ciascuna sono state comminate venerdì sera tra via Adelasia (cinque), piazza Mercato (sei), corso Angioy, Emiciclo e viale Amendola. Sabato altre cinque sanzioni tutte a giovanissimi, tra piazza santa Caterina e piazza d’Italia. Oltre a non portare la mascherina e a creare assembramenti, alcuni consumavano alimenti e bevande per strada in tarda serata.
Il decreto del presidente del consiglio dei Ministri di contrasto alla diffusione del coronavirus prevede gli obblighi di coprire naso e bocca con dispositivi adeguati e di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, ma anche il divieto di assembramento.
Ciò significa che non è consentito muoversi in gruppo senza mantenere le distanze, né sostare senza il metro che separa le persone, anche se si usano correttamente le mascherine. Le misure devono essere seguite contestualmente e una non esclude l’obbligo di rispettare l’altra.