Sembrerebbe la solita cattiveria giornalistica degli ascari locali, come qualche illuminato ha detto, ma è la nuda e cruda realtà e l’ordine di servizio del 26 Ottobre 2020 è chiaro: “posizionamento plafoniera a soffitto quart’ultima camera ala sn reparto”. Priorità: alta. Destinazione: Ufficio tecnico. Il sollecito è del 2 novembre, alle 09,16 del mattino: “si sollecita posizionamento plafoniera soffitto camera quart’ultima ala sn”. Qual è questa stanza senza plafoniera a soffitto, tanto da costringere il personale a richiedere per ben due volte l’intervento dell’ufficio competente. E’ la stanza n.19 del reparto di Urologia di un noto ospedale cagliaritano.
Ma cosa c’è di tanto importante da costringere a reiterare la richiesta disattesa per la prima volta dall’Ufficio tecnico? C’è un tavolo da ping-pong con tanto di racchette, palline e retino per pescare le palline. Si, un tavolo da ping-pong. Sala relax, come (qualcuno osserverebbe) ce ne sono in tanti posti di lavoro.
Questo è l’ospedale dove si voleva trasferire il reparto di Neuroriabilitazione, che è stato smembrato e suddiviso nei vari reparti, dove il blocco operatorio del terzo piano della ginecologia è stato adibito terapia intensiva con 5/6 posti letto, dove sui circa 800 posti letto disponibili ci sono reparti dove si racconta che i pazienti sono allettati anche nei corridoi.
In quella stanza al 10° piano ci sono le testiere dei letti, con le luci e le prese per la corrente, gli attacchi per l’ossigeno e per l’acqua, quindi si deduce che siua una stanza di degenza e che possa essere quindi utilizzata, visto la carenza di posti letto in tutta l’Isola, con l’emergenza in corso, per ospitare malati. Non ci permettiamo di dire per quali degenze, ma il buon senso è legittimo. Non c’è da dubitare neppure dello stress a cui è sottoposto il personale, ma in questo periodo, sollecitare una plafoniera per poter giocare a ping-pong, visto che i finestroni illuminano bene la sala, ci pare quantomeno eccessivo.
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