Cresce il numero dei positivi a Sant’Antioco, nel sud ovest della Sardegna, e il sindaco Ignazio Locci inasprisce le misure anti Covid del Dpcm (la Sardegna è regione gialla). In particolare, da domani al 30 novembre coprifuoco anticipato alle 19.30 e piazze chiuse alle 18. Con i nove ulteriori positivi comunicati oggi, il totale dei contagiati è salito a 22.
“Per questo – spiega il sindaco – al fine di tutelare la comunità e in particolare le persone più fragili, ho ritenuto opportuno e doveroso incidere in maniera più forte sui comportamenti dei cittadini al fine di garantire un maggiore livello di attenzione riducendo le occasioni di contatti e di conseguenza di ipotetica propagazione della diffusione del virus, emanando un’ordinanza che sarà valida dalle 24 di mercoledì 18 alle 5 di lunedì 30 novembre”.
I punti salienti dell’ordinanza sono: dalle 19.30 e sino alle 5 del giorno successivo, è vietato ogni spostamento all’interno del territorio comunale, salvo che per estrema necessità (tra cui l’acquisto di beni alimentari e di consumo), comprovate esigenze lavorative, ovvero per motivi di salute; è sempre consentito il rientro al proprio domicilio/residenza al termine dell’attività lavorativa o del motivato spostamento. Dalle 18 e sino alle 5 del giorno successivo è fatto divieto assoluto di sostare presso le piazze, il parco giochi e la pineta nel Lungomare Amerigo Vespucci, negli spazi antistanti nonché in tutti gli altri spazi pubblici in cui possono crearsi assembramenti. Nelle restanti ore della giornata (dalle 5 alle 18) è sempre vietato, in analogia a quanto disposto per i locali pubblici, sostare o trattenersi su marciapiedi, slarghi, piazze, scalinate ed in ogni altro spazio pubblico in gruppi superiori alle tre persone, se non abitualmente conviventi, ancorché muniti di mascherina regolarmente posizionata.
“È fondamentale rispettare queste regole – aggiunge il sindaco – è un momento delicato e dobbiamo fare affidamento sul senso di responsabilità di ognuno di noi. Se sarà necessario sanzioneremo chi trasgredisce le regole. Chiedo ancora una volta ai cittadini di stare vicini alla comunità: queste regole ci servono per proteggere il “sistema città” e per dare un ausilio a quello sanitario”.