Ormai da tempo è diventato difficile in Sardegna fare del giornalismo. Quello libero e d’inchiesta è diventato impossibile soprattutto perché sono proprio le Istituzioni le prime che spesso urlano, insultano e minacciano e censurano.

Ieri sera è andata in onda la seconda parte dell’inchiesta della trasmissione di Rai Tre Report che riguardava le scelte politiche della Regione Sardegna sulle aperture riguardanti sagre e discoteche e il Comitato Tecnico Scientifico. Già nella notte esponenti politici, ma anche assessori regionali hanno visto bene di iniziare una “politica” di insulti gratuiti e vergognosi.

Da questa maggioranza abbiamo visto microfoni spenti nelle videoconferenze di Solinas, imporre il silenzio ai giornalisti e censurare le domande scomode. Ora la situazione è fuori controllo e il silenzio dell’Ordine dei Giornalisti non fa ben sperare per il futuro dell’informazione in Sardegna.

Ma quello che è successo tra la notte e questa mattina ha dell’incredibile, Quirico Sanna, Assessore Regionale agli Enti Locali commenta così la trasmissione della Rai:

 

“Continua l’attacco frontale alla Sardegna in pieno stile stalinista …. anche dinnanzi alla verità continuano a costruire la loro menzogna … con il supporto di alcuni ascari locali … vergognoso !!!!”

 

 

A seguire una sequela di insulti tra i sostenitori dell’Assessore Regionale, tra i commenti anche quello di Stefano Tunis, leader di Sardegna Venti20 e Consigliere Regionale di maggioranza e anche del Consigliere Comunale del Psd’Az di Assemini Gigi Garau.