“È con grande rammarico che prendiamo atto di come la maggioranza del centrodestra del Consiglio Regionale continui a falsificare la realtà circa l’ordinanza di riapertura delle discoteche ad agosto, cercando di attribuire ai consiglieri di minoranza una volontà favorevole all’apertura”. Lo sostengono i consiglieri regionali del Partito Democratico, che condannano la posizione della giunta regionale “in riferimento ai fatti accaduti durante l’estate, quando la Sardegna era alle prese con un’impennata di casi da Covid-19 e la Regione decise di consentire la riapertura delle discoteche per qualche giorno”.
La minoranza di centrosinistra ha deciso di presentare una mozione di sfiducia al presidente della Regione. Quattro pagine con la cronistoria degli eventi che in questi giorni sono all’attenzione del pool dei magistrati della Procura cagliaritana guidata da Paolo De Angelis con la quale il centrosinistra chiede all’Aula, ai sensi dell’articolo 35 dello Statuto la sfiducia al presidente della Regione. La mozione è firmata da Ciusa, Agus, D.S. Cocco, Caddeo, Comandini, Corrias, Deriu, Lai, Li Gioi, Manca D.A., Meloni, Moriconi, Orrù, Pinna, Piscedda, Piu, Satta G.F., Solinas A. Zedda M..
“È inaccettabile e rigettiamo fortemente la versione dei fatti divulgata in questi giorni dalla maggioranza del centrodestra – proseguono i consiglieri dem –. In realtà, l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza ed emendato dalla minoranza, si rimetteva ad una preliminare valutazione del Comitato tecnico scientifico, ad una valutazione di opportunità sulla possibilità di riapertura a carico della giunta oltreché la definizione delle misure prescrittive per garantire la sicurezza. La verità – spiegano i consiglieri PD – è che è stato occultato al Consiglio Regionale un parere contrario rilasciato solo 5 giorni prima, e che, come affermato dallo stesso prof. Vella, nessun parere ulteriore è stato rilasciato dal Comitato tecnico scientifico”.
“Si tratta di un fatto molto grave, perché significa che i processi decisionali potrebbero essere stati dettati da interessi personali e non da logiche di bene comune. Per questo motivo – concludono i dem – l’ordinanza di riapertura deve ritenersi una scelta di cui deve assumere piena responsabilità il presidente Solinas”.