E’ morto Saeb Erekat, il Segretario Generale del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, con COVID-19, secondo quanto annunciato dal Centro Medico dell’Università Hadassah di Israele e dal movimento palestinese di Fatah.
Il funzionario veterano dell’OLP ha contratto il coronavirus l’8 ottobre, le sue condizioni sono diventate critiche dieci giorni dopo ed è stato trasferito in terapia intensiva dove è stato posto sotto ventilazione meccanica.
Erekat soffriva di una serie di problemi medici e aveva subito un trapianto di polmone nel 2017 presso l’Inova Fairfax Hospital nel nord della Virginia, negli Stati Uniti, dopo una grave malattia respiratoria.
Sono stati annunciati tre giorni di lutto nei Territori palestinesi, con bandiere a mezz’asta. In una nota, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato: “La nazione palestinese ha perso un uomo che era in prima linea nella lotta per i diritti del popolo palestinese, ha combattuto in ogni arena locale e internazionale e ha portato il nome della Palestina in ogni possibile fase mondo”.
Erekat era nato nel 1955 nella cittadina palestinese di Abu Dis, nella Gerusalemme occupata. Conseguì la laurea in Relazioni internazionali nel 1977, il master in Scienze politiche nel 1979 e il dottorato in Studi sulla pace e sui conflitti presso la Bradford University nel 1983.
Nel 1991, fu nominato dal defunto presidente dell’OLP e di Fatah Yasser Arafat come vice capo della delegazione negoziale palestinese alla Conferenza di pace di Madrid e continuò a svolgere un ruolo nei colloqui di pace tra l’OLP e l’occupazione nel 1992 e 1993 che portarono alla firma degli accordi di Oslo.
Erekat rimase un importante funzionario dell’Autorità Palestinese (ANP) e dell’OLP dopo la morte di Arafat, diventando uno dei più stretti consiglieri dell’attuale presidente Mahmoud Abbas. Nel 2005 fu nominato capo del dipartimento negoziale dell’OLP.
In numerose occasioni era stato suggerito come possibile presidente dell’ANP, dopo le dimissioni di Abbas.
Erekat non fu mai imprigionato nelle carceri israeliane e chiese costantemente una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese.
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