Arresti domiciliari per due persone ritenute responsabili dalla Polizia di Quartu Sant’Elena di alcune estorsioni ai danni di due vittime.

Le indagini dei poliziotti sono partite dall’arresto di un sedicente santone, colto in flagranza di reato, lo scorso 10 ottobre, dopo aver estorto a una donna, la somma di 3050 euro e dopo averla convinta di essere in grave pericolo di vita per via di un maleficio, approfittando del grave stato di disagio psicologico in cui da tempo versava la vittima, particolarmente vulnerabile a causa dei lutti che ne avevano profondamente segnato l’esistenza.

La signora ha raccontato agli agenti del Commissariato di aver consegnato al suo aguzzino, dal mese di giugno fino al suo a suo arresto, la somma di circa 15.000 euro suddivisa in varie tranche.

Coinvolta nell’estorsione anche la madre del sedicente santone, che secondo la ricostruzione dei poliziotti era stata la prima a percepire la vulnerabilità della vittima, invitandola a casa per recitare il rosario ed era stata lei stessa a metterla in contatto con il presunto e inesistente guaritore, che si faceva chiamare Giorgio. Sempre la stessa donna aveva convinto la vittima a versare il denaro nelle mani del figlio, ricevendolo inizialmente lei stessa.

La coppia aveva preso di mira anche un’altra vittima: è emerso, infatti, che fin dal mese di ottobre del 2018, con le stesse modalità, i due avevano estorto la somma di euro 1.650 a un anziano che era stato costretto a versare del denaro per scongiurare la sua imminente morte dovuta, anche in questo caso, alla sussistenza di un grave maleficio.
Ma ben più ampio si è rivelato lo scenario che si è aperto di fronte ai poliziotti del Commissariato, una volta approfondita la faccenda. Per carpire la buona fede delle loro vittime e sicuramente per impressionarle maggiormente, la donna indagata aveva esposto nella sua casa la statuetta di una Madonnina per convincere chi si recava a visitarla che dal simulacro sgorgavano delle lacrime, talvolta anche di sangue accompagnate da un forte odore di fiori. La donna non ha negato il verificarsi del fenomeno nemmeno di fronte ai poliziotti, i quali hanno accertato anche che addirittura fazzoletti, intrisi di un liquido spacciato per lacrime, venivano consegnati alle vittime affinché potessero avvalersi dei poteri guaritori.

Stamattina, con l’esecuzione del provvedimento cautelare degli arresti domiciliari emanato dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, che ha accolto pienamente le richieste della Procura della Repubblica, si è potuto porre fine alle malefatte della coppia che, priva di ogni scrupolo, aveva estorto denaro alle loro vittime, approfittandosi delle loro sofferenze.