“Ve li ricordate quei geni che volevano riaprire le discoteche d’estate? Ce n’è ancora qualcuno in giro, in ogni città. Casi umani così neuronalmente invertebrati, e moralmente esangui, che neanche si rendono conto dei deliri che vomitano”. È il commento di Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, sul profilo Facebook, in riferimento alla puntata del programma d’inchiesta Report, andato in onda ieri sera su Rai3.
Ieri Report, programma straordinario e per questo odiato da meloniani e salviniani, ha svelato qualcosa di terribile ma non stupefacente. Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale sardo, ha spiegato i retroscena dell’ordinanza che ha lasciato aperti i locali da ballo in Sardegna fino al 16 agosto, dieci giorni dopo la decisione di chiuderle del governo: “Mi sono arrivate tante telefonate, gestori che ci chiedevano di tirare qualche giorno in più. Billionaire e Phi Beach avevano per esempio contratti stratosferici con dj importanti”. Ancora Cocciu: “Si trattava di lasciare aperte le discoteche solo qualche giorno in più, fino a Ferragosto: lo sapevamo che i contagi stavano salendo, abbiamo rischiato. Non volevamo tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, così avremmo ammazzato la Sardegna: era questione di uno o due giorni”.
“Vi rendete conto?” è il commento del giornalista. “In attesa che i Porro e i Giletti – conclude Scanzi – ospitino i Briatore vari per raccontare “la loro versione”, ribadisco quel che ho sempre detto: anche solo pensare di riaprire le discoteche d’estate, in tempo di pandemia, era scellerato, insensato e devastante”.