Il centrosinistra sardo si ricompatta e conquista i tre ballottaggi delle Comunali nell’isola, per il centrodestra invece, che in Regione sostiene la Giunta guidata da Christian Solinas, il voto del secondo turno è una sconfitta pesante.

A Nuoro, unico capoluogo di provincia in questa tornata elettorale, l’uscente Andrea Soddu è stato rieletto con il 67%, mentre il candidato del centrodestra Pietro Sanna si è fermato al 33%. A Quartu Sant’Elena, terza città della Sardegna per numero di abitanti, ritorna sindaco dopo 19 anni Graziano Milia, area di centrosinistra sostenuto da sei liste civiche. Ha ottenuto il 57,2% delle preferenze contro il 42,8% del candidato del centrodestra, il sardista Christian Stevelli, inchiodato al 42,8%. A Porto Torres, infine, vince Massimo Mulas con il 53%, lo sfidante del centrodestra Alessandro Pantaleo ha infatti chiuso al al 47%. Basso il dato dell’affluenza, 42,7%, rispetto al 53,6% del primo turno. L’esito dei ballottaggi supera il Tirreno, e il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti twitta: “In Sardegna si conferma ottimo risultato amministrative e regionali: centrosinistra e coalizioni civiche e progressiste vincono perché mettono #primalepersone”. “Ho sempre detto che uniti si vince – commenta il leader regionale dei dem, Emanuele Cani – soprattutto con un centrosinistra allargato alle forze civiche”.

Il centrodestra si era imposto al primo turno a Quartu Sant’Elena con il 44,2% e a Porto Torres con il 39,8%, mentre a Nuoro Pietro Sanna (Lega) aveva “tenuto” facendo registrare il 24,8%. Ma i partiti della sinistra erano divisi, sostenevano candidati diversi, e di fatto avevano frazionato il voto. Al ballottaggio non c’era più ragione per non appoggiare lo stesso candidato sindaco. “Non è un caso – spiega il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale Francesco Agus – se in tre Comuni su tre dove si è votato senza il condizionamento dato dalle preferenze dei candidati consiglieri, la maggioranza alla guida della Regione ha perso sonoramente”. Secondo Massimo Zedda (Progressisti), “il lavoro quotidiano, la presenza costante, riconosciuta e non calata dall’alto, hanno permesso a Milia, Soddu e Mulas di vincere i ballottaggi contro i candidati del centrodestra sardo-leghista”. La loro affermazione, aggiunge l’ex sindaco di Cagliari, “è la conferma che nessuno basta a sé stesso e che contro la destra populista serve un centrosinistra progressista, ecologista, ampio e inclusivo in grado di dare risposte concrete e realizzabili”.

Sul fronte opposto, il capogruppo del Psd’Az Franco Mula riconosce che “non è andata bene alla luce dei risultati del primo turno”. In genere, sostiene, “la gente del centrodestra vota poco ai ballottaggi”. Poi, precisa, “Nuoro era una piazza difficile, noi del Psd’Az abbiamo fatto un’ottima performance, ma qualcuno, evidentemente, ha giocato a non voler vincere, già al primo turno avevamo registrato un numero eccessivo di voti disgiunti”. D’accordo con questa analisi Eugenio Zoffili, coordinatore regionale della Lega: “Serve una riflessione all’interno del centrodestra, chiederò che sia fatta al prossimo tavolo con i segretari delle forze politiche. Noi della Lega ci presentavamo alle amministrative per la prima volta e ora abbiamo nuovi consiglieri comunali e probabilmente entreremo in Giunta a Sestu”.