“Sono molto emozionato perché questo è il coronamento del lavoro di una vita, è un sogno. Mentre gli altri ragazzini sognavano di andare a giocare in nazionale, io sognavo di fare il sindaco della mia città e ci sono riuscito”.

Sono le prime parole di Massimo Mulas da neo sindaco di Porto Torres. Il candidato del centrosinistra, forte dell’alleanza con la coalizione civica che al primo turno gli ha conteso un posto utile per il ballottaggio, ha battuto Alessandro Pantaleo del centrodestra, al quale non resta che riflettere su una debacle sorprendente, se si considera il dato sull’affluenza, che si è attestata al 46,45%, e il risultato del primo turno, quando la coalizione a trazione leghista e sardista aveva raggiunto il 39% delle preferenze.

“È stata dura – commenta Mulas – ma con l’accordo sincero fatto con Franco Satta ero sicuro di riuscire a spuntarla. Non è stato facile perché dall’altra parte hanno lavorato tanto e bene”, è la dichiarazione con cui il sindaco rende l’onore delle armi prima di un’apertura esplicita.

“La città deve capire che riparte solo stando insieme. Se qualcuno ha buone idee noi siamo pronti ad accoglierle, serve unità per il rilancio di tutta la comunità, non solo di una parte”. Entrano in Consiglio comunale come esponenti di maggioranza 12 candidati del centrosinistra, per la coalizione civica 2 candidati consiglieri più il candidato sindaco Franco Satta, per il centrodestra 3 candidati consiglieri più il candidato sindaco Alessandro Pantaleo e, infine, il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, Sebastiano Sassu.