Il Cagliari Social Forum organizza un incontro per parlare di Rwm.
L’appuntamento è fissato per il 6 novembre alle 10 in Piazza Palazzo, davanti alla Prefettura.
“A breve – si legge in una nota di Salvatore Drago – scadrà la moratoria sulla vendita di armi Rwm all’Arabia Saudita. In questi mesi, malgrado l’embargo, la produzione e la vendita di armi nella sede di Domusnovas non solo non è cessata ma il piano di espansione procede alacremente con la costruzione del Campo Prove in San Marco e i depositi di Sa Stoia a Iglesias. Il lockdown, dovuto alla pandemia, non ha provocato la chiusura dell’azienda ed è verosimile che le armi abbiano trovato altri acquirenti.
Troviamo indecente la proposta sostenuta da diverse parti politiche e sindacali, nonché da autorità locali di continuare la produzione per le forze armate italiane e paesi Nato. Sappiamo che le bombe vengono prodotte non solo per sostenere ma anche per alimentare e provocare conflitti”.
“Questo periodo – continua – è stato usato dall’RWM per alimentare, attraverso la stampa il ricatto occupazionale. Messaggio prontamente recepito da sindacati e amministratori compiacenti e per assecondare i piani di espansione in spregio, nostro avviso, di qualsiasi norma edilizia e piano di sicurezza. La sentenza del TAR cui alcune associazioni avevano fatto ricorso per denunciare eventuali, secondo noi palesi irregolarità, grazie alla perizia di un Docente universitario di ingegneria chimica, ha dato via libera a questi piani. E’ necessario riprendere con forza l’azione di denuncia e protesta contro la produzione la vendita di questi ordigni. Non possiamo limitarci a denunciare lo scandalo della vendita delle bombe all’Arabia Saudita e ai Paesi in guerra, questo è già previsto dalla 185/90. E’ necessario ritrovarci in piazza per riaffermare con forza la nostra opposizione alla produzione di armi”.
“Per questo – conclude Drago – per affermare questi semplici principi, abbiamo deciso di indire un sit-in e conferenza stampa”.