“Le donne muoiono insieme ai loro figli perché non credute, muoiono di violenza all’interno delle mura domestiche, nel silenzio, perché condannate ad essere colpevoli. Muoiono perché accusate di alienazione, e minacciate di vedersi portare via i figli.
E in Sardegna, la Carla Cuccu ha presentato una proposta di legge per il riconoscimento giuridico dell’alienazione parentale”.
Sono le parole di Patrizia Cadau, consigliera comunale a Oristano, che in uno scritto su Facebook attacca la consigliera regionale in quota M5S Carla Cuccu, sottolineando come nell’Isola “si torni a parlare di alienazione genitoriale o PAS, un costrutto pedofilo e violento, condannato dalla Convenzione di Istanbul palesemente in contrasto con tutte le politiche di prevenzione della violenza domestica”.
“La nuova ancella di Pillon – scrive ancora Cadau – sappia che grazie a iniziative come queste le vittime sono violate due volte. Che le sofferenze nei tribunali trovano infiniti rimbalzi per chi denuncia e contestualmente viene concessa l’impunità e il sollievo agli orchi. Si sappia, sappiatelo tutti, che chi persegue obiettivi di questo tipo contribuisce a radicalizzare il male assoluto, la disuguaglianza più ancestrale e la violenza più becera all’interno della nostra società. E che, come donna, cittadina, politica, vittima e testimone di giustizia, ritengo complice e connivente chi persegue la violenza mascherandosi dietro la politica”.
“È violenza – conclude Cadau – è sciacallaggio, e la solita prosopopea di uomini e donne asservite al sistema sessista che odiano le donne e bambini. E che io non smetto e non smetterò mai di denunciare, da qualsiasi parte provenga”.
Il testo della proposta di legge regionale di Cuccu (M5s):