La Procura di Sassari ha notificato la conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 11 persone indagate nell’ambito di un’inchiesta sui concorsi dell’Università di Sassari che, secondo l’accusa, sono stati “pilotati” in favore dei candidati poi risultati vincitori. Due, invece, le richieste di archiviazione.

Per i magistrati sassaresi i bandi di gara erano stati confezionati su misura, con contenuti redatti dagli stessi partecipanti, requisiti predeterminati in modo da assicurare la partecipazione al concorso dell’unico candidato. Gli undici indagati tra docenti, direttori di dipartimento e assegnisti di ricerca dell’Università di Sassari sono accusati in concorso e a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica.

Si va verso la richiesta di rinvio a giudizio, quindi, per Valerio Ficari, ordinario di Diritto tributario, Francesco Pepe, docente di seconda fascia, Fabrizio Amatucci, commissario valutatore, Franco Paparella, commissario valutatore, Guglielmo Fransoni, ordinario di Diritto tributario, Giuseppe Giovanni Scanu, collaboratore di cattedra di Diritto tributario e commissario valutatore, Paolo Barabino, assegnista di ricerca di Diritto tributario, Ludovico Marinò, allora direttore del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, Carlo Massimo Ibba, ordinario di Diritto commerciale, Valentino Sanna, ricercatore di professore associato di Diritto commerciale, e Alessio Diego Scano, associato di Diritto commerciale. Chiesta invece l’archiviazione per l’allora direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Gian Paolo Demuro, e il notaio Luca Cattani, candidato per un assegno di ricerca di un anno per un progetto relativo a Diritto commerciale.