Un piccolo paese dell’Oristanese di circa 480 abitanti chiude. E se nella comunità non si vuole parlare di un vero e proprio lockdown, poco ci manca. Dopo la presenza di 10 casi di positività accertati (uno riguarda un non residente).

Il sindaco di Nughedu Santa Vittoria, Francesco Mura, ha infatti firmato un’ordinanza che da oggi impone la chiusura di tutte le scuole, di bar, pizzerie, ristoranti, circoli privati e anche del cimitero, sospendendo le cerimonie religiose, comprese quelle della commemorazione dei defunti. Stretta anche sulle uscite di casa: è consentito lo spostamento solo per “attività lavorative; compravate esigenze urgenti e non derogabili limitatamente ad un solo componente per famiglia, per effettuare acquisti di prima necessità”, mentre viene vietato “a tutti gli studenti pendolari di recarsi ai propri istituti scolastici, con uno stop alla circolazione “a tutti i bambini e ragazzi frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private”.

Chiusi anche gli uffici comunali e stop all’attività venatoria in forma associata (permessa unicamente in forma singola). “Non chiamiamolo lockdown, si tratta di una serie di misure che sino ad oggi erano state date in forma di raccomandazione e che ora sono state inserite in un’ordinanza – spiega all’ANSA il primo cittadino -. Un provvedimento necessario perché dobbiamo capire quanto il virus sta circolando nella nostra piccola comunità. Siamo in attesa che venga tracciata la rete del contagio ed è quindi bene che alcune attività siano sospese”. Il piccolo Comune del centro Sardegna non ha una sua polizia locale e per i controlli ha chiesto aiuto alla locale stazione dei carabinieri.

“Ma confido molto nella responsabilità dei miei concittadini”, aggiunge Mura, che nell’ordinanza non ha inserito nessuna data di scadenza per queste nuove misure. “Sarà revocata quando avremo i dati e capiremo qualcosa di più sulla circolazione del virus a Nughedu Santa Vittoria”.

Secondo una prima stima dell’amministrazione comunale su 480 abitanti sarebbero almeno una cinquantina quelli attualmente in isolamento in attesa dell’esito dei test. “Essendo un paese, il nostro, molto piccolo, le reti di contatto possono davvero aver raggiunto molte persone pertanto richiamo nuovamente tutti a prestare la massima attenzione e a rispettare le regole”, scriveva solo ieri su Facebook il sindaco.