“La gestione della pandemia non è sicuramente cosa semplice, ma non si può accettare che si vada avanti per tentativi ed errori”. Lo scrive il Segretario Provinciale di Fials Giampaolo Cugliara, tramite una nota stampa.
“Anche l’ultima iniziativa intrapresa – si legge – il “riordino del sistema di accoglienza e accettazione dell’Ospedale SS. Trinità e delle funzioni di Pronto Soccorso” deliberazione n. 710 del 23/10/2020 (ultimo atto dell’ex Commissario Straordinario dell’ATS Sardegna), parrebbe non restituire i risultati attesi. La citata deliberazione vede il trasferimento del Pronto Soccorso dal P. O. SS. Trinità al P. O. Marino al fine di trasformare gli ambienti lasciati liberi in area di Accoglienza, per i pazienti Covid positivi diagnosticati al P. S. di nuova ristrutturazione ubicato presso l’ospedale Marino e i casi diagnosticati in tutte altre strutture sanitarie del Cagliaritano”.
Secondo Cugliara “la riorganizzazione rappresentata avrebbe dovuto garantire il Covid free alle altre strutture ospedaliere che avrebbero potuto offrire una assistenza sicura ai pazienti affetti da tutte le altre patologie. Sembrava un progetto semplice, ma qualcosa, ancora una volta, a livello organizzativo è sfuggita di mano, ed ecco che i pazienti con tampone positivo diagnosticati presso gli altri Ospedali e RSA del Cagliaritano non possono essere accolti nell’area di accoglienza e accettazione dell’Ospedale SS. Trinità, parrebbe non ci siano ancora posti letto necessari, ma sono costretti a proseguire la loro degenza nel presidio in cui si trovano (Policlinico di Monserrato, Azienda Ospedaliera Brotzu, etc.) con il timore che altri focolai prendano piede. Ma tutti i professionisti coinvolti, Direttore Pou, Direttori Professioni Sanitarie (ben tre), etc., quelli che da giugno ci parlano della nuova ondata Covid, su quale “fondate” basi di muovono e progettano interventi “risolutivi”? avevano provato a valutare attraverso una proiezione quanto sarebbe potuto accadere? ad identificare gli interventi necessarie oppure avevano preferito pensare alle ferie?”.
“Riteniamo – è la tesi del Segretario provinciale Fials – che le loro retribuzioni unite all’ urgente emergenza che si stava vivendo, meritassero la rinuncia alle ferie, quella che ancora oggi si sta chiedendo a tanti operatori. Per non parlare degli Operatori dell’Assistenza, spostati senza regole, al di fuori delle tutele giuridiche, totalmente ignorate. Noi continuiamo ad affermare il Covid non si può e non deve divenire una maschera dietro la quale tutto si può nascondere. Nel frattempo auguriamoci di non aver bisogno di cure ne noi ne i nostri cari, perché in questo caso potrebbe capitarci di perdere le tracce del congiunto che ha avuto la sfortuna di finire al SS. Trinità dove non è possibile avere notizie dei familiari ricoverati, nemmeno dinanzi ad una positività al Covid. Chiediamo Assessore alla Sanità e al Presidente della Regione, ancora una volta, di intervenire”.