L’India ha superato gli otto milioni di casi identificati di coronavirus, ha annunciato oggi il governo indiano.
Il Paese asiatico è il secondo più colpito dalla pandemia dopo gli Stati Uniti, con quasi 9 milioni di casi. L’India ha anche un totale di oltre 120.000 decessi ufficialmente attribuiti al Covid-19, contro i quasi 230.000 degli Usa.
New Delhi ha registrato ieri 5.000 nuovi contagi, il numero più alto dall’inizio della pandemia. Le autorità temono che presto supereremo i 10.000 nuovi casi al giorno nella capitale.
Bombay, capitale finanziaria, è la città più colpita dell’India con oltre 250.000 casi e più di 10.000 decessi: conta attualmente circa 2.000 nuovi casi al giorno.
Gli Stati Uniti hanno registrato ieri quasi 79mila casi di coronavirus contro gli oltre 73mila di martedì: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University, secondo cui i nuovi contagi nel Paese sono stati 78.981 (erano 73.240 il giorno precedente). Allo stesso tempo, vi sono stati 994 decessi(contro 985). I dati portano il bilancio complessivo delle infezioni nel Paese a quota 8.856.689 e quello dei morti a quota 227.685. Dall’inizio della pandemia negli Usa sono guarite 3.518.140 persone.
Il Robert Koch Institut ha segnalato per la prima volta oltre 16 mila nuovi contagi in 24 ore in Germania. Il numero dei casi d’infezione registrato è 16.774 e ci sono state 89 vittime, che portano il bilancio complessivo della pandemia a 10.272. Ieri Angela Merkel, dopo la riunione con i Laender, ha annunciato un lockdown light che scatterà da lunedì 2 novembre. Si chiudono ristoranti, locali e attività ricreative e di intrattenimento per tutto il mese, mantenendo aperte scuole asili e negozi.
“Siamo in a situazione drammatica che ci riguarda tutti, senza eccezione”. Lo ha detto Angela Merkel presentando al Bundestag le decisioni con i ministri-presidenti dei Laender. La cancerlliera ha di nuovo sottolineato che l’alto numero di infezioni si rispecchia anche negli ospedali, dove “il numero dei pazienti nelle terapie intensive è raddoppiato in 10 giorni”. “Nel giro di alcune settimane il sistema sanitario potrebbe essere sopraffatto”, ha aggiunto. Le misure restrittive “sono adeguate alla situazione”, ha aggiunto.
Il bilancio ufficiale dei morti provocati dal coronavirus in Messico ha superato quota 90mila: secondo quanto ha reso noto il ministero della Sanità, ieri il Paese ha registrato altri 495 decessi, per un totale dall’inizio della pandemia di almeno 90.308 vittime. Lo riporta la Cnn. Secondo la Johns Hopkins University il Messico è al quarto posto della classifica mondiale dei decessi dopo Usa, Brasile e India. Tuttavia, funzionari sanitari locali hanno indicato nei giorni scorsi che probabilmente nel Paese sono morte a causa del virus 50mila persone in più rispetto al dato ufficiale, spiegando che molti decessi non vengono inclusi nel conteggio del governo a causa della mancanza di test. Allo stesso tempo, il Messico ha registrato ieri 5.595 nuovi contagi, un dato che porta il bilancio complessivo delle infezioni a quota 906.863.
La Cina ha registrato mercoledì 47 nuovi casi di Covid-19, di cui 23 di trasmissione domestica per il focolaio dello Xinjiang e 24 importati. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, si tratta del livello più alto dai 49 contagi del 9 agosto, ma sempre una piccola frazione del picco della crisi, a febbraio. I casi dello Xinjiang sono l’evoluzione di un numero analogo di asintomatici emersi nei test di massa fatti nell’area di Kashgar su 4,7 milioni di persone. Il numero di nuovi asintomatici è sceso così a 16. Il totale dei contagi confermati di Covid-19 in Cina è salito a 85.915 dall’inizio della pandemia, mentre i decessi restano fermi a quota 4.634.