Una storia che inizia il 15 luglio del 2015 quando il Commissario straordinario dell’allora Asl numero 7 di Carbonia aveva approvato la determina a contrarre per il bando relativo ai lavori di ristrutturazione del Presidio Ospedaliero CTO di Iglesias.
“L’anno successivo più precisamente il 21 luglio, viene stipulato il contratto con la ditta che si è aggiudicata i lavori. Un primo intoppo arriva nel 2018, quando il responsabile del procedimento viene collocato in pensione. Il nuovo viene nominato solamente l’11 febbraio del 2019. Il 15 maggio, sempre del 2019, viene approvato il progetto esecutivo e quattro mesi dopo avviene la consegna dei lavori. Quattro anni di attesa che hanno penalizzato notevolmente i pazienti dell’Iglesiente”. A sostenerlo è Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, che ha presentato un’interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.
“Ritardi intollerabili che vanno a penalizzare la già tanto bistrattata sanità nel Sulcis Iglesiente – dichiara l’esponente pentastellata -. Una situazione paradossale, considerando che ancora non si ha una data certa per la conclusione dei lavori”. Tra le iniziative messe in campo dai cittadini anche una petizione online in cui si chiede all’assessore Nieddu di “impegnarsi affinché venga ripristinato il servizio pubblico in modo tale che ogni paziente abbia a disposizione un laboratorio nell’ospedale in cui riceve le cure”.
“La Regione dica una volta per tutte quando saranno conclusi gli interventi e – conclude Carla Cuccu – se ci siano delle responsabilità per questi ritardi, prenda i provvedimenti del caso. A pagare non possono essere sempre i pazienti”.