Una delle cose che più mi ha colpito e mi fa tenerezza, sono le persone anziane che vengono ricoverate in reparto covid, di colpo si trovano dalla quiete della loro casa, magari in qualche piccolo paesino della Sardegna, in una camera bianca e fredda, piena di luci, monitor, apparecchi che sembrano da fantascienza, in mezzo a persone vestite in tuta come astronauti, ti guardano smarriti e rassegnati, ti chiedono di farli tornare presto a casa.
Poi chiedi loro se possono lasciarti il numero di telefono di un familiare e porgono a te il loro vecchio telefono, modelli superati, che in epoca di smartphone e digitale non sai nemmeno più usare, cerchi nelle rubrica e trovi quasi sempre solo tre o quattro numeri: figlio, figlia, quando ancora lo hanno il marito o la moglie, e in quei momenti ti guardi col collega e l’infermiere e la maschera…
…e lo sguardo si annebbia per un momento, e ti smarrisci un po’ anche tu…
La testimonianza di Antonio Pintus, medico infettivologo