“Se gli Alleati nella seconda guerra mondiale avessero avuto i tempi di reazione della sanità sarda, ora in Europa si parlerebbe tedesco”. È il duro commento su Facebook di Francesco Agus, consigliere regionale in quota Progressisti.
“Ieri hanno annunciato 140 nuovi posti letto per fronteggiare l’emergenza” spiega Agus. “Però l’ultima volta ci sono volute tre settimane per aprire un nuovo reparto da 24 posti al Santissima Trinità. Subito rivelatosi insufficiente. Il motivo di questo ritardo? Avevano sottovalutato che oltre a mura e letti in un reparto ospedaliero servissero anche medici e infermieri. Bisognerebbe ragionare in ore e minuti, non in settimane o mesi: con questi ritmi esponenziali di crescita dei ricoveri (+60% in 9 giorni) quota 402 ricoveri sarà raggiunta entro fine mese. Poi: serve personale che migliori la rete di screening. Centinaia di pazienti sono da giorni nelle loro abitazioni in attesa di tampone o dei suoi esiti. E questi ritardi sono uno dei motivi più evidenti della diffusione a macchia d’olio del contagio. L’assessore ha annunciato ieri, finalmente, l’assunzione di medici per “rafforzare i tracciamenti immediati delle catene di contagio”.
“Ben svegliati” scrive ancora Agus. “Con mesi di ritardo, si parla quindi di “aver dato mandato all’ATS di predisporre il bando” per l’assunzione di medici non specialisti. Abbiamo paura che tra il mandato, il bando e l’assunzione possano passare mesi, come sempre”.
“Allo stesso modo solo quattro giorni fa – conclude il consigliere dei Progressisti – l’Ats ha fatto un nuovo bando per individuare un hotel da destinare ai positivi in dimissione. Solinas ne annunciò sei, Nieddu scese a tre. Ad oggi nemmeno uno è attivo”.