“Sullo sport, gli indirizzi generali del Governo sembrano sempre più chiari: priorità ai professionisti che muovono l’economia e vari interessi, punire tanti proprietari e gestori di palestre e piscine per educarne pochi, lo sport non è essenziale (almeno non quello giovanile, promozionale, per dilettanti e amatori)”. A denunciarlo è l’ex assessore allo sport del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis.
“Io credo che, in riferimento allo Sport, dall’impostazione del Governo emerga la totale ignoranza sull’argomento” prosegue. “Penso che serva realmente una battaglia culturale a tutti i livelli perché si capisca quale sia il vero ruolo dello Sport e come debba essere interpretato nell’ambito delle Politiche pubbliche”.
In altre parole, secondo l’ex consigliere di Cagliari, “lo Sport non è un servizio accessorio, un bene di lusso o un’attività non essenziale. Lo Sport è un diritto, lo Sport è salute, lo Sport è un servizio essenziale da garantire e favorire”.
E prosegue: “Affermare che lo sport ‘non è essenziale’, disconoscendo le indicazioni dell’OMS, ignorando il libro bianco UE e dimenticando il buon senso è, a dir poco, sconfortante. Dare la priorità agli sport professionistici (salvaguardando giustamente quei lavoratori) e lasciare a casa centinaia di migliaia di giovani (penalizzando altri lavoratori, mediamente meno protetti) è una folle stortura”.
“La maggior parte dei gestori (o proprietari) di palestre e piscine, dopo mesi di chiusura e con un rientro lento e caratterizzato dal terrore degli utenti, hanno compiuto enormi sforzi economici per adeguarsi alle prescrizioni e ora, nonostante questo, verrebbero chiusi a causa d’altri. Prevedere la chiusura delle palestre e delle piscine nel caso in cui qualche operatore non si dovesse adeguare ai protocolli” conclude Yuri Marcialis “sarebbe una sciocchezza se detta da una persona al bar, diventa malafede se annunciata dal presidente del Consiglio”.
Il post di Yuri Marcialis: