Pubblicare un video su Tik Tok: sarebbe stata questa la motivazione che ha spinto un ragazzino di 13 anni nella zona della Cittadella, a Casoria, a prendere a calci un gatto scaraventandolo contro il muro. L’animale è morto a causa del trauma riportato nella caduta. Mentre la scena violenta, filmata da un altro giovane, è stata pubblicata sulla piattaforma web in uso fra i giovani, e quindi diffusa poi su altri social. Suscitando la rabbia, sul web, di moltissime persone.
La segnalazione arriva dagli animalisti italiani, il cui presidente Riccardo Manca dichiara: “Un video agghiacciante. Immagini che continuano a lasciare il segno, che scuotono le nostre coscienze, che indignano tutti tranne che i nostri politici. Abbiamo sperato non fosse vero. Non è la prima volta che un minore è coinvolto in casi del genere: pensiamo al riccio di Ciriè (Torino) o al gatto scaraventato da un balcone a Torino, entrambi morti a causa di atti scellerati da parte di minori”. Manca aggiunge che “non c’è grande divario tra Nord e Sud; la società è malata, ovunque cui si verificano periodicamente crimini del genere. Atti raccapriccianti che vedono sempre gli animali come vittime sacrificali”.
L’associazione denuncia che attualmente gli autori di delitti sugli animali anche se condannati con il massimo della pena non sconteranno un giorno di galera “per colpa di una legge sbagliata, iniqua e inadeguata e saranno liberi di compiere altri delitti sugli animali. L’associazione Animalisti italiani sporgerà denuncia. Sulla vicenda interviene anche la Lega nazionale per la difesa del cane. L
a presidente Piera Rosati parla di “gesto violento”. E “ancora una volta – accusa Piera Rosati – dobbiamo assistere, impotenti, alla brutale e spietata aggressione di una creatura indifesa. Abbiamo già predisposto la denuncia a carico di questo ragazzino che di fatto ha dimostrato di essere un individuo senza scrupoli, cresciuto in un ambiente senza amore e senza rispetto per la vita. Il gesto che ha commesso è di una crudeltà inaudita”.
Fonte Agi.it