Secondo il ministro dello Sport il campione portoghese della Juventus avrebbe violato il protocollo anti-Covid nella misura in cui non sono state prodotte autorizzazioni specifiche dall’autorità sanitaria per il suo rientro dal Portogallo.
Cristiano Ronaldo potrebbe aver violato i protocolli federali anti-Covid e ciò avrebbe causato la sua esposizione al coronavirus e il conseguente contagio dell’attaccante della Juventus.
Ad affermarlo è il il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, ospite di Giovanni Minoli questo pomeriggio su Rai Radio1 a ‘Il Mix delle cinque’.
“Ronaldo ha violato il protocollo anti Covid andando e tornando dal Portogallo? Sì, penso proprio di sì, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell’autorità sanitaria”, sono state le parole di Spadafora.
La versione del ministro dello Sport non corrisponde a quella fornita dalla società torinese che, in una nota diffusa sul proprio sito ufficiale, ha precisato che il volo è stato “autorizzato dalle autorità sanitarie competenti”:
“Cristiano Ronaldo è rientrato in Italia con volo sanitario autorizzato dalle autorità sanitarie competenti su richiesta del calciatore e proseguirà il suo isolamento fiduciario presso il proprio domicilio”, si legge nel comunicato di Juventus FC.
La positività di Cristiano Ronaldo
Lo scorso 13 ottobre il fuoriclasse portoghese Juventus era risultato positivo ad un tampone al coronavirus effettuato durante il ritiro della nazionale lusitana, impegnata in questi giorni nelle gare di Nations League contro Francia e Svezia.
Prima di Ronaldo anche un suo compagno di squadra, il portiere Lopes, era risultato positivo al nuovo agente patogeno cinese.