E’ atteso per stasera il giudizio di merito del Tar della Sardegna sul ricorso del Governo contro l’ordinanza che prevede test obbligatori per i passeggeri in entrata nell’Isola e che il presidente della Regione Christian Solinas ha prorogato sino al 23 ottobre.
Due giorni dopo l’adozione, con decreto monocratico, il Tar aveva subito sospeso l’efficacia dei tre articoli del testo relativi ai test anti-Covid. Stamattina alle 10 si è tenuta l’udienza della camera di consiglio, presenti l’Avvocatura dello Stato, l’Ufficio legale della Regione e l’avvocato della presidenza della Regione. E’ durata circa un’ora, poi i giudici della prima sezione, presieduta da Dante D’Alessio, si sono riuniti in camera di consiglio. Il pronunciamento del Tar dovrebbe avvenire oggi stesso, proprio perché ieri sera Solinas ha ordinato la proroga dello stesso provvedimento.
“Abbiamo contestato il decreto monocratico punto per punto – ha spiegato l’avvocato della presidenza Mauro Barberio – oggi termina, con la camera di consiglio, sia la vigenza del decreto cautelare del Tar, sia, paradossalmente, l’efficacia dell’ordinanza. Per questo, il presidente, visto l’aggravarsi dell’emergenza ha deciso da domani di prorogare l’ordinanza dell’11 settembre. Ovviamente se l’ordinanza dell’11 settembre verrà sospesa definitivamente, anche quella successiva non potrà essere prorogata”.
Manca (Pd): “Test d’ingresso scelta sciagurata”
Ancora polemiche sui controlli anti Covid per chi arriva in Sardegna, previsti nell’ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas. “Tutta l’estate per preparare la sanità sarda all’ondata autunnale di Covid-19 – accusa il deputato del Pd Gavino Manca – la Giunta non ha fatto niente e ora ripropone, come un disco incantato, la falsa ricetta dei test d’ingresso. L’emergenza è puntualmente arrivata e l’isola si è trovata ovviamente in affanno”. Il parlamentare dem parla di esecutivo inadeguato. “Ora sarebbe stato necessario garantire tamponi per tutti, posti letto nelle terapie intensive e tutto questo senza paralizzare il resto della sanità. Invece per accedere ai tamponi bisogna affrontare attese estenuanti: chi risulta positivo ai sierologici sperimenta quarantene senza fine, rinunciando al lavoro e mettendo a rischio il sostentamento familiare”. E ancora: “I posti letto – rincara la dose Manca – arrivano grazie alle donazioni di privati e l’intera sanità è nel caos: saltano visite specialistiche con il rischio della cronicizzazione delle patologie”. Il test? “È una scelta sciagurata, che impone ai visitatori assurde trafile burocratiche e che allontana la Sardegna dal resto del mondo. Evidentemente non sono bastati i dati sul crollo degli arrivi turistici conseguenti agli annunci del test d’ingresso di inizio estate e settembre. Il presidente della Regione – conclude Manca – cambi atteggiamento, potenzi subito la sanità sarda e metta fine a queste operazioni di facciata che hanno come unico risultato quello di distruggere l’immagine dell’isola”.
Speranza: “No polemiche e divisioni”
“Bisogna lavorare insieme e non dividersi”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza – a Villasimius (Sud Sardegna) per il congresso della Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg) – rispondendo alle domande dei giornalisti sul fatto che il governatore della Sardegna Christian Solinas ha prorogato l’ordinanza sui test obbligatori già impugnata dal Governo. “Dobbiamo insistere su questa linea: io – spiega Speranza – sono contro ogni polemica, il Paese ha bisogno di unità e si aspetta dalle istituzioni un lavoro di grande sinergia e collaborazione, abbiamo dimostrato di saperlo fare, continuiamo su questa strada”.
La notizia aggiornata:
Covid: test obbligatori Sardegna, pronuncia Tar slitta a giovedì 8 ottobre