Colpo di scena al processo in corso al tribunale di Sassari che vede imputati il neurologo di Ittiri Giuseppe Dore e altre 20 persone che a vario titolo avrebbero teorizzato e poi messo in pratica una terapia contro l’Alzheimer e la demenza attraverso pratiche controverse.
Per tutti il procuratore Gianni Caria ha già chiesto la scorsa settimana condanne fino a 6 anni di carcere. Oggi all’udienza in cui hanno parlato gli avvocati di parte civile, l’avvocato Giuseppe Tempesta, difensore di Dore, principale imputato, non si è presentato in aula, senza alcuna giustificazione. Il collegio dei giudici, presieduto da Mauro Pusceddu, ha nominato come difensore d’ufficio l’avvocato Pierluigi Olivieri. Fra le parti civili assume particolare importanza la posizione della famiglia di Luca Scognamillo, il 22enne di Alghero morto suicida nel 2012, spinto secondo l’accusa dalle parole di Dore, del fisiatra Mario Piredda e degli specialisti Marinella D’Onofrio e Massimo Lai, accusati di omicidio colposo.
Gli avvocati Alberto Sechi e Danilo Mattana, che rappresentano la famiglia della giovane vittima, hanno ripercorso le tappe che hanno portato il 22enne a togliersi la vita, evidenziando le responsabilità degli imputati. L’udienza proseguirà come da calendario martedì 13 ottobre con gli interventi degli avvocati della difesa.