Il sindaco Andrea Soddu ha emesso l’ordinanza di riapertura, a far data da domani 7 ottobre, dell’asilo nido comunale Primi passi, la cui attività era stata sospesa il 24 settembre a seguito di un caso di positività al Covid-19 accertato tra il personale della struttura.
Tutti i possibili contatti della persona affetta dal virus sono stati sottoposti al tampone il cui esito, come ha comunicato ieri la ditta che gestisce il servizio, è stato negativo. La giornata odierna è stata dedicata alla completa igienizzazione e sanificazione dei locali per consentire l’ingresso dei bambini e del personale in sicurezza.
Per quanto riguarda la sezione della scuola materna di San’Onofrio chiusa il 29 sempre in conseguenza di un caso di positività al virus, ancora niente è stato comunicato all’amministrazione dall’Ats circa l’esito di eventuali tamponi o sull’attività di tracciamento dei contatti. A questo proposito il sindaco Soddu non nasconde il suo sconcerto, soprattutto alla luce dei disagi subiti dai bambini e dalle loro famiglie. «Come previsto dal protocollo sanitario – spiega Soddu – abbiamo subito attivato tutte le procedure in capo all’amministrazione non appena ricevuta la conferma del caso sospetto di Coronavirus all’interno della scuola. L’Ats doveva procedere al tracciamento di eventuali contatti avuti con il soggetto positivo e, nel caso, procedere a effettuare i tamponi. Abbiamo inviato diverse pec per capire quale fosse la situazione e informare le famiglie, che giustamente mi segnalano ogni giorno le loro preoccupazioni e il disagio che stanno vivendo. Ebbene – continua il sindaco – ad oggi noi non sappiamo se possiamo procedere alla riapertura o se dobbiamo ancora attendere. È una situazione insostenibile. Se l’Ats non dispone di personale a sufficienza, allora chieda l’intervento all’assessorato regionale alla Sanità, si facciano intervenire i medici militari, come ho già avuto modo di proporre all’assessore Nieddu. Trovino una soluzione immediata, non si può tenere una struttura chiusa per giorni e lasciare all’oscuro un’amministrazione, le famiglie e gli addetti della scuola. Tutto questo ha conseguenze sulla vita delle persone e non è accettabile».