C’e un a fase di peggioramento oggettivo e dentro questa fase l’Italia sta maglio ma da 9 settimane ha tendenza e’ di una crescita del numero dei casi. Inoltre nella prima fase il virus aveva colpito una area del paese precisa, ora c’è un elemento di novita’ perchè non c’è più una dinamica di territorialita’, con un pezzo del paese molto colpito ed un altro colpito in modo solo marginale. In questa seconda fase non è piu cosi è c’è una crescita diffusa e generalizzata e nessuna realtà è fuori dai rischi. C’è bisogno della massima attenzione in ogni angolo del paese”. Bisogna ripristinare – ha aggiunto Speranza – la massima collaborazione tra Stato e regioni, con le quali abbiamo avuto un incontro e prima della firma del Dpcm ne avremo un altro. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando alla Camera i contenuti del nuovo dpcm per il contenimento della pandemia da Covid-19.
“Nel Dpcm valutiamo l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto in maniera contontinuativa in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi”, ha aggiunto il ministro.
“Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli – ha proseguito Speranza – perchè gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre al’uso delle mascherine, è questo il dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunita scientifica per provare a contrastare il virus”.
Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita del paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta. I casi – secondo Speranza – ci sono e ci saranno nelle prossime settimane ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole.
“In due mesi – ha aggiunto il ministro della Salute – c’è stato un salto in avanti significativo dei casi: 3487 ora sono i ricoverati e in terapia intensiva abbiamo 323 persone. Questi numeri ad oggi sono sostenibili per il nostro Ssn. E’ chiaro che rispetto ai giorni più difficili con 4mila persone in terapia intensiva la situazione è gestibile ma non possiamo non vedere la tendenza. Il virus circola e continua a mandare persone in stato di grande sofferenza. Inoltre nella prima fase l’età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non puo’ farci stare tranquilli perche’ ad agosto l’ età media era di 31 anni”.
Il ministro Speranza poi ha precisato che si sta “rafforzando la nostra capacità di testing e abbiamo superato i 120mila test al giorno. Oltre ai test molecolari classici abbiamo anche utilizzato da agosto i test antigenici a partire dagli aeroporti e tali test sono stati allargati anche fuori dagli aeroporti. Il mio auspicio è che si possa arrivare al piu presto all’utilizzo dei test salivari soprattutto rispetto ai piu piccoli”.