Gli agenti della sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale di Cagliari, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma e sotto la direzione della Procura del capoluogo, hanno denunciato due persone per frode informatica e truffa attraverso il sistema dello smishing. Si tratta di uomo di Marigliano (Na) e un altro di Pomigliano d’Arco (Na).

L’indagine è nata dalla denuncia di una donna il cui conto corrente online di un noto istituto di credito è stato ‘bucato’ da un accesso abusivo che ha generato un bonifico fraudolento di 14.100 euro a favore di un conto corrente di un’altra banca e di due prelievi in contante effettuati su un bancomat per un importo complessivo di 280 euro. La donna ha raccontato di aver ricevuto sul suo cellulare un messaggio, apparentemente proveniente dalla sua banca, che la informava che, per aderire alla nuova normativa sulla sicurezza, il suo account era stato disabilitato e per riabilitarlo doveva accedere nuovamente all’home banking attraverso un link, contenuto nello stesso messaggio.

Il collegamento l’ha riportata su una pagina esattamente identica a quella dell’home banking del suo istituto di credito. Dopo aver inserito i dati della carta di credito, le è apparsa una finestra di dialogo che le preannunciava che sarebbe stata contattata da un operatore.

Effettivamente, poco dopo, un sedicente impiegato della banca l’ha contattata rappresentandole che erano stati registrati movimenti sospetti sul suo conto associato alla carta di credito e che era necessario accedere a quest’ultimo dall’applicazione installata sul suo cellulare. Seguendo le indicazioni ricevute, la signora ha inserito le proprie credenziali ed ha fornito, al sedicente operatore, il codice di sicurezza fornitole dall’applicazione della banca.

Subito dopo, come indicatole, ha disinstallato l’applicazione della banca dal suo smartphone.
Dopo avere raccontato al marito l’accaduto, insospettita, ha avuto la possibilità di verificare che era stato già disposto dal suo conto on line un bonifico istantaneo e che erano stati fatti prelievi, presso uno sportello bancomat, in modalità cardless. La signora si è quindi precipitata nella sede Polizia Postale di Cagliari, in via Simeto, per sporgere denuncia. La tempestività della notizia ha permesso al personale di polizia di identificare e bloccare il conto corrente del destinatario del bonifico, impedendo in tal modo che le somme giacenti venissero monetizzate. Successivamente, attraverso un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Cagliari su richiesta del pm Diana Lecca, è stata recuperata la somma di 9.500 euro.

L’indagine dei poliziotti della Polpost cagliaritana ha permesso di individuare l’intestatario del conto corrente beneficiario del bonifico, ed ha permesso altresì, anche attraverso investigazioni tecniche, di individuare il complice, con numerosi e specifici precedenti di polizia, che ha effettuato i prelievi da un Atm di un paese campano, con la modalità cardles.