Il Partito sardo d’Azione non fa più parte dell’Efa-Ale (European free alliance), organizzazione politica europea che comprende 46 movimenti indipendentisti e autonomisti in Europa e che al Parlamento europeo aderisce al gruppo parlamentare Verdi europei-Alleanza Europea. L’espulsione è stata deliberata dall’Assemblea generale dell’Efa riunita a Bruxelles e ha effetto immediato.
Nella comunicazione firmata dalla presidente Lorena Lòpez de Lacalle non sono specificate le ragioni dell’espulsione, ma il partito di cui è segretario il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas era stato già sospeso nell’aprile del 2018, dopo la formalizzazione dell’alleanza con la Lega di Matteo Salvini stretta in occasione delle elezioni politiche. In quel caso l’Efa aveva richiamato le regole dell’organizzazione che vietano collaborazioni con partiti ritenuti xenofobi.
“Il Psd’Az resterà per sempre tra i padri fondatori dell’Alleanza Libera Europea – è il commento del presidente del partito Antonio Moro – e ci rammarica non poter festeggiare, il prossimo 17 aprile, con gli amici dell’Efa-Ale i nostri cento anni di storia immacolata e gloriosa a difesa degli interessi del popolo sardo, della nostra Sardegna, del diritto all’autodeterminazione e per l’Europa dei Popoli”. Per replicare alle accuse che sarebbero state mosse dal Bureau dell’Efa, Moro spiega che “l’alleanza tra il più antico partito indipendentista europeo, il nostro Psd’Az, e il più grande partito federalista italiano, la Lega, in Sardegna l’hanno decisa i sardisti e l’hanno premiata i cittadini sardi con un voto libero e democratico che prima ci ha restituito la rappresentanza nel Parlamento italiano e poi ci ha riportato alla guida della Sardegna”.