La cucina racconta identità e tradizioni di un territorio ed è capace di valorizzarne morfologia e peculiarità. È per questo che la conoscenza reale di un paese o una regione passa anche dalla scoperta della sua cultura gastronomica.
I piatti tipici sardi stupiscono e conquistano perché sono allo stesso tempo genuini, saporiti e belli da vedere, proprio come l’isola stessa.
Cucina a base di carne, di pesce, pasta, formaggi, dolci e vini, la Sardegna offre un’ampia varietà di prodotti gustosi e di qualità tutti da scoprire lungo itinerari del gusto che vanno da un capo all’altro dell’isola.
Gallura
Quando si parla di piatti della Gallura, il primo che viene in mente è sicuramente la zuppa gallurese, che si presenta in maniera simile alle lasagne al forno, ma ha ingredienti diversi. È infatti una pietanza semplice e gustosa realizzata con pane, formaggio vaccino, pecorino e brodo di carne.
Da menzionare anche i chiusoni, conditi in genere con un sugo di pomodoro e salsiccia, più grandi dei classici gnocchetti sardi e dalla superficie irregolare dovuta alla lavorazione della pasta con una particolare grattugia. Tra i primi piatti tipici della zona ci sono anche i ravioli dolci di ricotta, li puligioni, aromatizzati al limone o all’arancia.
Particolare la mazza frissa, servita come antipasto o dolce. È infatti una specie di crema di panna fresca, cotta a fuoco lento con semola e sale. Nella versione salata può essere mangiata con fave fresche, mentre se la si vuole provare dolce, si può aggiungere zucchero o miele.
Per quanto riguarda i vini, la Gallura vanta la produzione di uno dei bianchi più conosciuti dell’isola, il Vermentino di Gallura, che ha ottenuto la DOCG nel 1996.
Ogliastra
Su pistoccu è il pane caratteristico ogliastrino. Chiamato così perché cotto due volte, il pane pistoccu si conserva a lungo e per questo in passato era il pane che consumavano i pastori sardi quando stavano lontani da casa per molti giorni.
In occasione di particolari ricorrenze e matrimoni è anche possibile ammirare su pani pintau un pane augurale riccamente decorato e lavorato dalle sapienti mani delle donne d’Ogliastra.
Il piatto più famoso e apprezzato di questa zona dell’isola, però, è sicuramente quello dei culurgiones, un formato di pasta simile ai ravioli, ma ripieno di patate, pecorino fresco e menta.
Tra i secondi, sulle tavole degli ogliastrini e di tutti i sardi, non può mai mancare il maialetto arrosto, cotto allo spiedo e servito in un letto di mirto adagiato su un vassoio di sughero.
A base di carne anche sa coccoi prena, una sorta di tortino ripieno di patate, aglio, pecorino e menta.
E per accompagnare queste specialità? È d’obbligo un bicchiere di Cannonau di Jerzu o dintorni.
Campidano
Su civraxiu, diffuso in tutta la Sardegna ma che deve i suoi natali al paese di Sanluri, e su coccoi sono i tipi di pane tipici del Campidano.
Tra i primi, invece, spiccano i malloreddus alla campidanese. Detti anche gnocchetti sardi, sono una pasta di grano duro a forma di conchiglia rigata che raccoglie alla perfezione il sugo con il quale vengono conditi. Nella versione alla campidanese, la salsa di pomodoro è arricchita con salsiccia e con una crema di pecorino.
Presenza fissa anche nei menù della zona, il porceddu, così come saporiti formaggi e salumi. C’è poi una lista pressoché infinita di dolci da gustare a fine pasto e accompagnare con vini come il Moscato e il Nasco. Tra questi i gueffus a base di mandorle e zucchero, le pardulas con ricotta e zafferano e le papassinas con uva passa, mandorle e noci.
Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.
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