Nuovo caso positivo a Buddusò, che si aggiunge ad altri sei nel periodo 16 agosto-20 settembre. Secondo quanto riporta il sindaco del paese, Giovanni Antonio Satta, la persona sta bene e si trova in isolamento.

“E’ evidente che l’emergenza sanitaria in paese sta assumendo dimensioni importanti. Oltre alla mia forte preoccupazione, stamattina ho condiviso quella dei medici di base del nostro territorio che fanno un accorato appello a tutti cittadini di Buddusò e li esortano ad indossare la mascherina in tutti i momenti della giornata e ad indossarla in maniera corretta. La mascherina non è un accessorio: non va utilizzata in maniera impropria. Essa serve a proteggere noi e gli altri da un nemico invisibile ma presente come non mai in questa comunità” scrive Satta su Facebook.

“I medici hanno messo in evidenza il pericolo insidioso che si nasconde in quelle occasioni di assembramento lungo le vie della passeggiata in paese dove i ragazzi si ritrovano, si assembrano e non rispettano nè le regole del distanziamento, nè quelle sull’utilizzo dei dispositivi di protezione. Esortano alla prudenza poichè la situazione sta sfuggendo di mano” continua. “Faccio appello al senso di responsabilità di ciascuno di noi, cittadini e operatori deputati al controllo e confido nell’osservanza puntuale delle norme di contenimento della pandemia. Non abbiamo altro modo per difenderci dal contagio se non quello di utilizzare la mascherina, rispettare la distanza interpersonale di un metro ed evitare qualsiasi forma di assembramento, pubblica e privata. Rispettiamo le regole, tutti, nessuno escluso ed evitiamo di autoproclamarci immuni: l’emergenza si sta manifestando in tutta la sua pericolosità: aiutiamoci a vicenda”.

Il post sul nuovo positivo:

Da qui, la decisione del primo cittadino di rinviare l’inizio dell’anno scolastico al 28 settembre, per consentire a docenti, studenti e personale Ata di effettuare i test sierologici.

“L’amministrazione comunale ha attivato una campagna di screening sierologici in maniera da arginare gli eventuali focolai di coronavirus, anche in vista della riapertura delle scuole”, spiega il primo cittadino. “La risposta della popolazione all’invito di partecipare allo screening è stata elevata per cui una parte di alunni, docenti e personale Ata non ha potuto effettuare il test e l’apertura delle scuole prevista dalla Regione Sardegna per il 22 settembre è sicuramente troppo a ridosso per concludere in tempi utili l’analisi di tutte le componenti che garantirebbero l’apertura delle scuole in sicurezza”.

Il post su Facebook del primo cittadino