Dopo Johnny lo Zingaro un’altra tentata evasione di un detenuto del carcere di Bancali. Questa volta non direttamente dal penitenziario, ma da un ospedale. L’uomo infatti ieri pomeriggio è stato portato in un ospedale di Sassari per una visita psichiatrica e dopo essere stato visitato, mentre gli agenti preparavano il rientro a Bancali, l’uomo ha tentato di sfuggire al controllo saltando da una finestra, ma è stato immediatamente bloccato.

Ne è nata una colluttazione e i tre agenti hanno riportato traumi ed escoriazioni. Il detenuto è stato quindi nuovamente visitato e il medico ne ha disposto il ricovero immediato in ospedale.
“Purtroppo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ha riversato molti detenuti psichiatrici nelle nostre carceri ed il tutto fatto frettolosamente senza un vero e proprio progetto alternativo di custodia sanitaria”, afferma il segretario regionale aggiunto della Cisl Fns Giovanni Villa.

“Infatti le Rems (Residenza Esecutiva Misure di Sicurezza, ndr) a disposizione sono insufficienti. Abbiamo denunciato questa scelta autolesionista ma a quanto pare a qualcuno piace farsi male – prosegue Villa – e conseguentemente fare del male a noi. Bisogna assolutamente porvi rimedio. Questa è una problematica che non può permettersi altri ritardi, va risolta subito o sarà sempre peggio.

La Polizia Penitenziaria, e di questo bisogna dare atto ai colleghi che hanno sventato l’evasione, fa un lodevole lavoro in ambito sicurezza e trattamento, ma con questi soggetti – afferma Giovanni Villa – è indispensabile la presenza medica, perché se sono detenuti con diagnosi psichiatriche vanno tenuti in strutture idonee, non in carcere. I dati parlano chiaro: la maggior parte delle aggressioni nei nostri confronti è per causa di questi soggetti allora si intervenga per trovare soluzioni. Ancora una volta la sicurezza è stata garantita dalla professionalità dei colleghi, ai quali – conclude Villa – auguriamo una pronta guarigione”.

Roberto Melis, segretario regionale dell’Osapp Sardegna “rimarca ancora una volta il delicato compito e la grande professionalità della Polizia Penitenziaria augurando ai tre colleghi una pronta guarigione”.