“Con l’esplosione di diversi focolai di Coronavirus in Sardegna, tanti ragazzi sono stati contagiati e costretti a rimanere a casa in isolamento. Questo fatto è andato a incidere sulla loro partecipazione alle prove di ammissione all’Università che, dal 1 settembre, hanno preso a svolgersi in presenza”. Lo riportano e denunciano i Progressisti Sardegna. Il Gruppo consiliare ha quindi deciso di presentare un’interrogazione urgente (prima firmataria Laura Caddeo) al Presidente della Regione e all’Assessore della Pubblica Istruzione per sapere “se intendano avviare immediatamente un confronto con le Università di Cagliari e Sassari per consentire lo svolgimento dei test attraverso piattaforme online certificate, e se è nei loro piani inoltrare formale richiesta al MIUR affinché si possano programmare delle sessioni suppletive per quei ragazzi attualmente in isolamento domiciliare”.
In particolare, scrivono in una nota i Progressisti, “il test d’ingresso della facoltà di Medicina si sta portando appresso segnalazioni e polemiche. Tanti studenti sono stati costretti a rinunciare all’opportunità a causa dell’isolamento causato dal COVID-19. Il MIUR non ha ancora comunicato alcuna sessione suppletiva che possa permettere l’accesso ai test, di fatto impedendo ai sardi il diritto allo studio”.
“Ritengo che la Giunta regionale debba intervenire urgentemente per tutelare il diritto allo studio dei giovani, consentendo loro di poter effettuare dei test di ammissione che potrebbero davvero cambiare la loro vita.” – dichiara Caddeo, che conclude – “Ci sono tanti modi per superare l’impasse e la politica deve dare un supporto decisivo”.