Donald Trump non nega che sapeva in anticipo della pericolosità del coronavirus, come ha ammesso nelle sue interviste (registrate) al giornalista del Watergate Bob Woodward per il suo libro ‘Rage’, ma ha spiegato di aver agito in un modo che pensava riducesse il panico.
“L’ultima cosa che volevo era creare il panico”, ha detto in una conferenza stampa.