Importante ritorno dell’opera, ieri sera, al Teatro Lirico di Cagliari. Sei mesi dopo l’ultima rappresentazione, Pagliacci, interrotta per il lockdown dopo la quinta recita, la lirica è stata protagonista, pur in forma di concerto, in questo momento di incertezza legata al Covid con “Cavalleria Rusticana”. Una bella e applaudita esecuzione che ha permesso, attraverso lo sola forza musicale, di calarsi completamente nella magia di atmosfere, colori e tonalità create da Pietro Mascagni. In attesa di poter assistere a una messa in scena tradizionale nel teatro al chiuso.
Tra i più amati capolavori della storia della musica, il dramma di passione, gelosia, tradimento, onore, vendetta e morte, ambientato in una Sicilia rurale, al suo debutto nel 1890 al teatro Reale dell’ Opera di Roma, fu un vero trionfo. Ieri è stata l’ occasione per il pubblico per concentrarsi e gustare le qualità vocali dei solisti, del Coro e dell’Orchestra, in attesa che i protocolli permettano i movimenti scenici in totale sicurezza. L’ Arena del Parco della Musica di piazza Nazzari ha accolto un pubblico non numeroso ma attento e partecipe, per “classicalparco” la rassegna che prosegue con due nuovi appuntamenti nel mese di settembre. Valerio Galli, affermato direttore toscano, al suo debutto a Cagliari, ha diretto Orchestra e Coro del Lirico con eleganza e maestria. Si è sentita da subito la mano esperta del nuovo Maestro del coro Giovanni Andreoli che ha rimesso in luce le qualità della compagine corale con interventi puntuali e timbricamente azzeccati nella durata di tutta l’opera. Ottima prova del baritono Devid Cecconi (Alfio), per lui gli applausi più intensi e di Alessandra Volpe (Santuzza).
Buona performance per Antonella Colaianni (Lola), Amadi Lagha (Turiddu), Lara Rotili (Lucia). Repliche il 10, 12, 14, 16 settembre. Sono intanto già sold out le due serate del 25 e 26: omaggio a Ennio Morricone, il grande compositore, direttore d’orchestra, autore di colonne sonore indimenticabili, scomparso il 6 luglio. Sul podio ci sarà il figlio Andrea.
“In questo momento di difficoltà dovute alle regole sul contenimento del Covid il Lirico, e così teatri prestigiosi quali la Scala o il Metropolitan per fare degli esempi, propongono opere in forma di concerto. Siamo tutti in attesa di riportare sul palcoscenico un’ opera con tutti i crismi ma non ci sono certezze sui tempi – dichiara il sovrintendente Nicola Colabianchi – noi ci troviamo ad esempio alle prese con un’ Aida che difficilmente potrà andare in scena perché impegna tra coro e orchestra, cantanti e tutte le maestranze un numero di persone superiore agli spettatori consentiti in sala”.