Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati” in Italia per la quinta settimana consecutiva, con un’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (17-30 agosto) di 23,68 per 100mila abitanti, in aumento dal periodo 6-19 luglio e simile ai livelli osservati all’inizio di maggio“. E’ quanto si legge nel monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute sull’epidemia di Covid-19 in Italia, relativo al periodo 24-30 agosto.”La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)”, si legge nel report in cui si insiste sulla necessità di rispettare in modo rigoroso le regole anti-contagio. “In particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/Provincia autonoma (17,6% nella settimana corrente)”. “Anche in questa settimana di monitoraggio – prosegue l’analisi – sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 in tutte le Regioni/Province autonome. Nella settimana di monitoraggio il 39% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 29% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti”.

Nella settimana che va dal 24 al 30 agosto, sono state 13 le Regioni e le Province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. “In quasi tutte le Regioni e Province autonome continua a essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Questo deve invitare alla cautela – si legge nel report – in quanto denota che nel Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è sempre più rilevante”. Sebbene sia segnalato, in quasi tutte le Regioni, un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessuna delle Regioni/Ppaa – rassicura il report – sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali. Si conferma, inoltre, l’importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati.