Il festival Rete dei Castelli approda alla terza edizione

Arriva alla terza edizione il festival Rete dei Castelli, manifestazione itinerante che coinvolge le comunità di Laconi, Sardara, Villamar, Las Plassas e Sanluri. Anticipato da due presentazioni letterarie tenutesi nel mese di agosto, l’evento andrà in scena a partire dal 6 settembre e si protrarrà per quattro settimane fino al 26 settembre.

Promosso dalla Rete dei Comuni col sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna e dell’Assessorato regionale dello Spettacolo, il Festival è organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. La kermesse conferma anche quest’anno la sua presenza tra gli eventi isolani più sentiti e attesi. E arricchisce il proprio programma con nuovi incontri culturali e l’inaugurazione di murales dedicati alla narrativa medievale delle comunità. Non mancheranno i consueti ed eleganti concerti e nuove riflessioni sui fatti salienti della storia della Sardegna. Di notevole rilevanza la presenza, in tutte le tappe, di un rappresentante del direttivo dell’Istituto Italiano dei Castelli.

Per l’edizione 2020 ci sono due novità. La prima è la presentazione di una moneta commemorativa. Realizzata in argento, rappresenta un oggetto molto prezioso: in una faccia raffigura il logo Rete dei Castelli e l’indicazione dell’anno; nell’altra faccia, invece, trova spazio lo scudo con l’albero sradicato, simbolo del Giudicato d’Arborea, e la scritta Rennu de Arbaree. La moneta, coniata in 50 pezzi, sarà distribuita alle Amministrazioni comunali affinché possano donarle agli ospiti del Festival e, soprattutto, diventare un raffinato oggetto di rappresentanza.

La seconda novità è rappresentata dalla valorizzazione degli aspetti culturali delle comunità attraverso la realizzazione di alcuni Murales. Riprendono i temi portanti della narrazione culturale dei luoghi: a Laconi, grazie a Mauro Patta, verrà raffigurato il tentativo che il Papa Gregorio Magno fece nel 594 di convertire Ospitone, il capo dei barbaricini; a Sardara verrà preso come modello la figura dell’ultimo judex, Guglielmo III di Narbona, rappresentato nella celebre sconfitta del 1409 nella battaglia di Sanluri che lo costrinse al ritiro nel castello di Monreale di Sardara; a Las Plassas invece verrà ritratta il tema della vita quotidiana nei castelli, con l’obiettivo di rendere più stretta la vicinanza tra la storia del castello e il piccolo borgo.

“La cosa eccezionale del festival è che è giunto alla terza edizione, e questo è un risultato straordinario” spiega Giorgio Murru, Direttore scientifico della Rete dei Castelli.“Il fatto che si sia voluto proporre fortemente in un anno così complicato ci riempie di speranza. La cultura non può essere fermata. Ed è fondamentale che arrivi un messaggio forte e positivo, attraverso una serie di narrazioni che portino maggiore consapevolezza nelle comunità”.

Conferma lo stesso auspicio Donatella Rita Fiorino, Direttrice dell’Istituto Italiano dei Castelli: “La tutela del patrimonio storico richiede, ancor di più oggi, la massima collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità nel comune obiettivo della costruzione del futuro attraverso la salvaguardia dell’identità e della memoria storica. La conservazione è prima di tutto un fatto di cultura, esito del processo di riconoscimento delle testimonianze della memoria collettiva e individuale e di accettazione della propria Storia”.

Un pensiero ed un ringraziamento arriva da Stefano Delunas, sindaco di Quartu e presidente dell’associazione Enti Locali per lo Spettacolo: “Nonostante le difficoltà di questo anno così particolare, siamo riusciti a portare avanti i festival e le manifestazioni in calendario. Come presidente dell’associazione sono molto soddisfatto che la Rete dei Castelli si ripeta con sempre maggiore attesa e consapevolezza, e soprattutto maturità artistica. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che dietro le quinte rendono possibile la realizzazione dell’evento”.

La rete dei Castelli. Nel 2016 è nata La Rete Sarda dei Castelli, insieme di sei fortificazioni presenti nel versante meridionale del Giudicato d’Arborea. Ne fanno parte i comuni di Ales, Laconi, Las Plassas, Sanluri, Sardara, Villamar. Ciascuno di questi paesi ha vissuto da protagonista le vicende che hanno caratterizzato la Sardegna nel Medioevo.

Rientrano in questa tipologia il Castello di Las Plassas nel Giudicato d’Arborea che vigila sul limite territoriale con il Giudicato di Cagliari; il Castello di Sanluri, sul confine di Regnum Sardiniae e il Giudicato d’Arborea; e Cuccuru su Casteddu di Villamar, frutto dei mutati confini territoriali tra il cagliaritano e l’Arborea a partire dal 1206.