Il CdA di Tiscali, al termine della riunione tenutasi giovedì 3 settembre, ha esaminato il contenuto dell’accordo stipulato con TIM comunicato al mercato lo scorso 27 agosto, comunicando che “questo accordo è tra i primi in Europa secondo il principio di co-investimento come definito dalla Commissione Europea” e che “come già comunicato si ribadisce che il possibile ingresso nel capitale di FiberCop da parte di Tiscali”, che “verrà valutato in buona fede dalle parti coinvolte in una fase successiva”.
“L’accordo ha natura di puntuazione dei termini essenziali delle intese raggiunte con TIM e, pertanto, i contenuti definitivi verranno disciplinati in contratti vincolanti che le parti negozieranno e sottoscriveranno entro il 31 ottobre 2020. L’accordo determina una trasformazione epocale per Tiscali che si posiziona, prima in Italia, come Smart Telco e Digital Service Operator, focalizzato sulla fornitura dei servizi e applicazioni digitali su tecnologia ottica e 5G”, si legge nella nota del gruppo con sede a Cagliari.
Tiscali prevede “un miglioramento dell’Ebitda già a partire dall’ultimo trimestre 2020, e un incremento a regime nel 2022 di circa 12 milioni annui (in ragione del fatto che le condizioni economiche previste nell’accordo trovano applicazione dal 1° settembre 2020)”, oltre a “una generazione addizionale di cassa, nel biennio 2021-2022, di oltre 35 milioni e a regime, a partire dal 2023, di circa 20 milioni. Le maggiori risorse finanziarie verranno utilizzate anche a supporto di iniziative volte ad incrementare la base clienti”, conclude il gruppo fondato da Renato Soru.