La stagione turistica in Sardegna, in questo anno così particolare come è stato il 2020, è andata oltre le aspettative. Ma i problemi legati all’epidemia da nuovo coronavirus si sono fatti subito sentire.

In questi giorni, il presidente della Regione Christian Solinas ha annunciato di essere passato a vie legali circa gli attacchi mediatici che hanno dipinto la Sardegna come ‘untrice’ che diffonde il virus. Ma è stato fatto il necessario per contenere la diffusione della Sars Cov-2?

Secondo Michele Piras, esponente del Partito democratico, la risposta è negativa. “In alcune località e in tante attività turistiche, si è volutamente sacrificata ogni norma di prevenzione sull’altare dei soldi, del profitto, dell’incasso” scrive su Facebook. “È chiaro che l’assenza totale di controlli, non solo in partenza, ma anche in arrivo, abbia favorito l’escalation attuale. E altrettanto però qualcuno ricorderà che questa Giunta ha riaperto in fretta e furia discoteche, feste e sagre paesane, che aveva il dovere di programmare misure di sicurezza e flussi turistici e nemmeno ci ha provato, che ha puntato l’indice sugli sbarchi di qualche decina di algerini, che ha proposto passaporti sanitari immaginari e anticostituzionali, che ha puntato i piedi perché la stagione turistica si svolgesse facendo finta di niente, diffondendo l’idea che qui ‘non ce n’è covvidi’”.

L’esponente del Pd rincara la dose: “Ora mi aspetterei un Presidente della Regione col capo cosparso di cenere e sulla linea del fronte, con l’elmetto e in trincea 24 ore al giorno, per contenere l’impatto delle follie estive e di ciò che è stato. E invece Solinas sceglie la strada del presunto complotto e ‘da mandato agli uffici legali’ per valutare una denuncia per il danno d’immagine subito dalla Sardegna. E non si capisce davvero chi voglia denunciare: i giornali, i poteri forti, i rettiliani, i migranti di ogni dove o agli intrighi di Vega”.

Conclude: “Ci sono poche cose peggiori di una pandemia. Una di queste è certamente, durante una pandemia, essere governati così da un’Amministrazione regionale”.

Il post di Piras