“Al termine dei 10 mesi di cassa integrazione previsti, la vertenza Air Italy si deve concludere con zero esuberi”. Questa la richiesta promossa dalle assessore delle Regioni Sardegna e Lombardia durante il vertice in corso con i sindacati, i dirigenti della compagnia aerea, i rappresentanti dei ministeri del Lavoro, Trasporti, Sviluppo economico e i liquidatori dell’azienda.

La presa di posizione delle Regioni potrebbe anche rappresentare una svolta nella vertenza che vede la società decisa a proseguire sulla strada dei licenziamenti una volta esauriti i 10 mesi di Cig per i circa 1500 dipendenti dell’ex Meridiana divisi tra la sede di Olbia e quella di Milano Malpensa. I sindacati puntano i piedi per far sì che si arrivi presto a un accordo per consentire non solo l’attivazione della cassa integrazione per i lavoratori sull’orlo del licenziamento, ma anche la definizione di un percorso di politiche attive per dare un futuro occupazionale ai dipendenti.

“Abbiamo chiesto inoltre – spiega il segretario regionale della Fit Cgil Arnaldo Boeddu – il diritto alla indennità di mancato preavviso in base al contratto nazionale di lavoro e rispetto alle qualifiche possedute, il mantenimento e rinnovo dei brevetti e delle licenze del personale avente diritto a carico dell’azienda e l’interssamento da parte del ministero del Lavoro presso l’Inps in modo da poter ridurre al minimo il disagio dovuto al ritardo nell’erogamento della Cig”. Dopo gli interventi delle organizzazioni sindacali, appena conclusi, ora la parola passa ai rappresentanti di Air Italy.