Torna a Sestu il festival IN PROGRESS…ONE, tradizionale appuntamento sardo col progressive rock e kermesse di rilevanza ormai nazionale, capace di proporre ogni anno nomi prestigiosi della scena musicale, tra vecchia guardia e nuove leve. Grazie allo sforzo organizzativo dell’associazione Mediteuropa, col sostegno dell’Assessorato regionale della Cultura e del Comune di Sestu, infatti, il coronavirus non ha fermato la XIII edizione del festival, che si svolgerà nella consueta cornice di Casa Ofelia a Sestu (via Parrocchia 88), dal 2 al 6 settembre 2020, con la scrupolosa osservanza delle prescrizioni anticontagio e la limitazione degli accessi a circa 200 persone per serata.

Ma prima, il 29 agosto, una gustosa anteprima: sempre a Casa Ofelia, gli Ozone Park, già protagonisti nell’edizione 2018, presenteranno il loro nuovo cd.

EDIZIONE 2020. Il tema di quest’anno è “Eco-Logica” e il cartellone propone come headliner delle serate principali due band prestigiose: Acqua Fragile e Claudio Simonetti’s Goblin, ultima incarnazione del gruppo artefice delle colonne sonore dei film più famosi di Dario Argento. Insieme a loro Mark Grace e Peter Water, per due set solisti di apertura, mentre le altre serate vedranno esibirsi band e musicisti della scena sarda e italiana.

IL PROGRAMMA

29 AGOSTO, ANTEPRIMA. Sabato 29 agosto vedrà l’anteprima di IN PROGRESS…ONE con la presentazione dal vivo di “Planetarium”, secondo cd degli OZONE PARK. Il gruppo prende il nome dal quartiere di New York dove il terzetto ha iniziato a suonare insieme nel 2016, durante un seminario jazz: Giuseppe Chironi (piano, E-bass, clavi, organo, Rhodes, sintetizzatori), Alessandro Masala (batteria) e Gianluca Cossu (congas, timbales, vibrafono) presenteranno al pubblico di Sestu i brani del loro nuovo lavoro, che segue l’esordio discografico uscito nel 2018. L’ingresso costerà 3 euro.

2 SETTEMBRE. Il festival si apre alle 21 con l’esibizione degli ELETTROFLEBO. Collettivo di musicisti cagliaritani composto da Sergio Mattana alla batteria, Marco Caredda al basso, Mauro Laconi e Maurizio Marzo alle chitarre, Ignazio Origa alle tastiere, Raffaele Serra e Giorgio Carta ???. Attivi dal 2012, citano tra le proprie influenze “la complessità ritmica di Igor Stravinsky, all’irriverenza di Frank Zappa, all’esplorazione dei pianeti sonori di John Cage, alla matematica musicale dei Tool e ad altre innumerevoli fonti di ispirazione”, con un occhio però anche all’ironia e al non-sense. Nel 2018 è uscito il loro primo LP.

A seguire, sul palco di Casa Ofelia saliranno i MATTEO MUNTONI RADIO LUXEMBOURG, progetto di rock contemporaneo del poliedrico bassista e contrabassista Matteo Muntoni. Composta da nove elementi (tre chitarre; due batterie; vibrafono; tromba; tastiere; basso; due batterie), la Radio Luxembourg Orchestra diretta da Muntoni riprende lo spirito d’avanguardia della mitica emittente radio pirata attiva dagli anni Trenta e proporrà estratti dall’omonimo disco di esordio, uscito nello scorso mese di febbraio e disponibile su tutte le piattaforme di download. Insieme al bassista e ideatore del progetto, sul palco saliranno Michele Sanna e Daniele Porta alle chitarre elettriche, Fabrizio Lai alla chitarra acustica, Matteo Sedda alla tromba, Marco Caredda al vibrafono, Andrea Sanna alle tastiere, Nicola e Stefano Vacca alle batterie.

3 SETTEMBRE. Si parte sempre alle 21 con il concerto del MAURO MULAS PROJECT, che presenterà brani strumentali estratti dal concept album “Viaggio nell’oblio”, ispirato alla storia della Sardegna e alle sue innumerevoli contraddizioni, di imminente realizzazione discografica. Il pianista cagliaritano, presenza costante nelle varie edizioni di IN PROGRESS…ONE, sarà accompagnato sul palco da Piero Orsini, al basso, Marcello Mameli alla batteria e Luca Cocco alle tastiere.

Subito dopo, toccherà al GUITAR SIX di Massimo Ferra, originale concerto per chitarre classiche ideato dal talentuoso arrangiatore e musicista sardo. Punto di unione tra lo studio accademico e l’improvvisazione jazzistica, Guitar Six vedrà esibirsi cinque chitarristi classici e un contrabbassista: oltre a Ferra, alle chitarre suoneranno Luciano Casu, Matteo Orani, Marcello Floris e Mattia Orru, insieme al contrabbassista Matteo Marongiu.

4 SETTEMBRE. Alle 21, sul palco di Casa Ofelia, la serata verrà aperta dai SAFIR NOU, gruppo sulcitano nato nel 2017 da un’idea del chitarrista efisarmonicista Antonio Firinu, con all’attivo diverse collaborazioni in ambito musicale e teatrale, partecipazioni a festival jazz sardi e un disco: “Groundless”, del 2017, una serie di composizioni strumentali tra il post-rock e la musica cinematica. Con Firinu suoneranno Sergio Tifu al violino, Ivana Busu alla fisarmonica e elettronica, Andrea Lai a basso e contrabbasso e Antonio Pinna alle percussioni e batteria.

Seconda parte della serata con il trio MELODRUM: Salvatore Spano,  al pianoforte, Salvatore Maltana al contrabbasso e il batterista Francesco Brancato proporranno al pubblico di Sestu una eclettica rielaborazione in chiave jazz moderna del patrimonio musicale europeo classico, lirico, contemporaneo ed elettronico. Attivi dal 2016, i Melodrum hanno all’attivo diverse uscite discografiche e possono vantare partecipazioni a numerose rassegne e festival di musica classica, jazz, teatro e letteratura in tutta Italia.

 

5 SETTEMBRE. Sabato 5 settembre, sempre alle 21, toccherà a MARK GRACE aprire la quarta giornata del festival. Cantautore di origine canadese, vive a Cagliari dal 2010 dove prosegue il suo percorso artistico, con concerti sul territorio sardo e collaborazioni musicali e teatrali come quelle col Teatro Laboratorio Alkestis e la compagnia d’arte Calumet. Attivo dal 2018 anche in due tribute band locali a Pink Floyd e Beatles, a Sestu Grace presenterà i brani inediti del suo disco intitolato “Home”, di prossima uscita.

A seguire, il pubblico di IN PROGRESS…ONE potrà assistere all’esibizione di un nome storico della scena prog italiana degli anni Settanta: sul palco di Casa Ofelia, infatti, suoneranno gli ACQUA FRAGILE. Nascono nel 1971, pubblicano due album diventati leggendari tra il 1973 e il 1974 e, nella prima incarnazione, si sciolgono nel 1975, quando il cantante Bernardo Lanzetti entra nella PFM che vuole dare l’assalto al mercato americano. Nel 2013, per il quarantennale dell’esordio discografico, Lanzetti ritorna in pista insieme agli storici compagni Piero Canavera (batteria e voce) e Franz Dondi (basso) e realizza negli anni due nuovi album, molto ben accolti anche dalla stampa specializzata internazionale. Sul palco di Sestu, completano la formazione la cantante Rossana Volta, il tastierista Stefano Pantaleone e il virtuoso della chitarra Claudio Tuta. E non mancherà un’invenzione di Lanzetti: il Glovox, guanto munito di sensori che capta le vibrazioni delle corde vocali e le converte in suoni sintetizzati.

6 SETTEMBRE. L’ultima serata del festival si apre alle 21 col set pianistico solista di PETER WATERS. Australiano, vive tra la Sardegna e la Svizzera e ha suonato come solista con Moscow Philharmonic Orchestra, Staatsorchester Sankt Petersburg, Sydney Symphony Orchestra, Zürich Tonhalle Orchester, Australian Chamber Orchestra, esibendosi negli ultimi anni anche al Lucerne Piano Festival, al Bodensee Festival, al Barossa Music Festival, il Festival d’Auvers, al Time in Jazz Festival di Berchidda, al Mozart Festival di Würzburg, al North Sea Jazz Festival. Ha all’attivo una lista infinita di collaborazioni, tra le quali quella con Paolo Fresu.

A chiudere la giornata e il festivalnel nome del brivido, un nome noto a tutti, appassionati di musica e non: IN PROGRESS…ONE edizione 2020 si concluderà coi GOBLIN di CLAUDIO SIMONETTI, costola della band che tra gli anni 70 e 80 ha firmato le colonne sonore di alcuni dei film horror più conosciuti di Dario Argento e George Romero, guadagnando fama e lo status di cult band a livello planetario. Insieme al pianista e tastierista romano, suoneranno Bruno Previtali alla chitarra, Cecilia Nappo al basso e Federico Maragoni alla batteria per un concerto che si annuncia come un vero e proprio greatest hits dal vivo che toccherà tutte le tappe musicali dei Goblin e del Simonetti solista: dagli ormai immortali temi di “Profondo Rosso” e Suspiria, alle musiche per “Zombi”, “Phenomena”, “Opera”, “Demoni” e “La terza madre” (tra gli altri).