Il partito della sinistra indipendentista della Sardegna, Liberu, denuncia la situazione delicata nella quale si sta trovando la Sardegna circa i focolai e i contagi da coronavirus. Il primo punto sul quale Liberu pone l’attenzione è che “le notizie vertano quasi sempre, per non dire sempre, sull’apprensione per gli italiani che andando via dalla Sardegna potrebbero portare il virus in Italia. Sostanziale menefreghismo invece per la condizione dei sardi, che ora si ritrovano su un’Isola nella quale è nuovamente presente il Covid, per colpa dell’Italia, con la complice inettitudine del governo regionale e per la strafottenza di tanti vacanzieri”. Secondo il partito si tratta di una vera e propria “campagna italiana di attacco contro la Sardegna. Ed è altrettanto evidente che a una campagna di questo tipo non può seguire altro che una valanga di disdette per le prenotazioni, con un danno economico enorme”. Già da aprile il partito sosteneva che “il guadagno relativo ad una breve apertura sarebbe stato poca cosa rispetto al danno che ne sarebbe conseguito”.
Il secondo punto si concentra invece sulla questione test a pagamento al Mater Olbia: “È normale che monti il risentimento e la rabbia dei nostri cittadini per tanta stupidità, e non poteva che moltiplicarsi alla notizia dei test a pagamento presso il Mater mentre in alcune regioni italiane vengono offerti test gratuiti per chi torna dalla Sardegna. Non si capisce come sia possibile che i sardi, che spendono circa la metà dell’intero bilancio regionale per la Sanità, e che da quel bilancio arrivino copiosi finanziamenti per l’ospedale di Olbia, non abbiano diritto ad un test gratuito. Possibile che si trovino sempre i soldi per tutto e per tutti, e non si trovino mai i soldi per difendere la salute dei sardi?”.
Un altro punto, l’ultimo, riguarda l’esibizione delle frecce tricolori avvenuta a Decimomannu: “Come in una grottesca rivisitazione dell’episodio di Maria Antonietta, il popolo sardo ha bisogno di sicurezza sanitaria, l’Italia risponde con le frecce tricolori”.
“Ancora una volta l’Italia, davanti all’ignobile atteggiamento delle sue autorità nei confronti del popolo sardo, risponde a colpi di propaganda tricolore. Mentre da una parte va avanti il trattamento discriminatorio e la campagna di boicottaggio economico, lo Stato trova i soldi per giocare a fra volare gli aeroplanini sulle nostre teste”.
In conclusione, scrive il partito indipendentista, “l’epidemia è stata la dimostrazione definitiva che i sardi non possono più permettersi di affidare ad altri il diritto di decidere del proprio destino e di regolare i rapporti tra la nostra isola e il resto del mondo. Fare decidere ad altri, chiunque essi siano, ci metterà sempre nelle condizioni in cui ci troviamo ancora oggi: presi in giro, criminalizzati, tenuti in ostaggio da interessi stranieri”.