E’ partita con bianchi e spumanti la vendemmia 2020 in Sardegna, che si prospetta positiva dal punto di vista qualitativo e migliore dal punto di vista quantitativo rispetto alle ultime annate, secondo le previsioni della Coldiretti.
A fine settimana partirà anche il vermentino con circa 10 giorni di anticipo rispetto alla media. Secondo i dati di Assoenologi regionale elaborati da Coldiretti Sardegna, si stima una produzione di circa 472mila ettolitri di vino rispetto ai 363mila dello scorso anno. “La più alta – evidenzia Coldiretti Sardegna – delle ultime quattro annate (dal 2017 in poi) ma sotto la media degli ultimi 10 anni: dal 2009 al 2018 la media è stata di 516.536 ettolitri. Un sensibile incremento si registra in particolare nel Nord Sardegna, duramente colpito dalle gelate nel 2019, mentre una leggera riduzione ci sarà quest’anno nel Nuorese e in provincia di Oristano”.
A livello nazionale la produzione è stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno. Secondo un’analisi Coldiretti si prospetta una sfida all’ultimo acino con i francesi per il primato mondiale. Nell’Isola dal punto di vista climatico l’annata è stata favorevole, eccetto per le gelate di fine marzo che hanno penalizzato in particolare i vitigni precoci del sud Sardegna, soprattutto lo chardonnay. In Sardegna il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Inoltre il 55% del vino prodotto è rosso il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il cannonau che conta oltre 1.250 ettari seguito dal vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.
“La viticoltura è uno dei settori che ha maggiormente sofferto la crisi nelle vendite dovuta al Covid – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – perdite che faranno chiudere con un segno meno il fatturato rispetto al 2019 nonostante la ripresa registrata soprattutto ad agosto. La viticoltura è un fiore all’occhiello della nostra agricoltura dove contiamo diverse aziende modello ed un ottimo prodotto. Ci auguriamo che l’inizio della nuova vendemmia sia anche quello di una nuova ripartenza”.